RAFFAELLO RITRATTISTA Quello stesso Agnolo Doni, ricco mercante fiorentino, per il quale Michelangelo realizza una (► p. 282), commissiona a Raffaello il proprio ritratto e quello della moglie Maddalena. I ritratti celebrano la coppia attraverso una rappresentazione precisa di tre quarti e una realistica di acconciature, abiti e gioielli: l’obiettivo è evidenziare in modo solenne la posizione sociale dei personaggi. Sacra Famiglia minuziosa descrizione Agnolo Doni (1506 ca.), olio su tavola, 65x47,7 cm; Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina. Maddalena Strozzi (1506 ca.), olio su tavola, 65x45,8 cm. Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina. In Agnolo, la ricercatezza dell’abito, gli anelli alle mani e lo sguardo intenso e diretto rivelano la sua condizione di ricco borghese. Il fulcro del dipinto è il volto del protagonista che mostra il suo stato d’animo, grazie anche all’abile gioco di contrasti tra chiaro e scuro. Dietro di lui le colline digradano da sinistra verso destra, seguendo la linea di forza che va dal collo all’avambraccio sinistro. Una luce chiara e cristallina illumina il ritratto di Maddalena, che emerge dal paesaggio grazie anche ai del tessuto delle vesti. La donna sembra dominare il panorama che si intravede sullo sfondo grazie sia alla del suo corpo sia alla descrizione precisa dei gioielli e delle vesti, che ne rivelano uno stato sociale molto alto. L’impostazione del ritratto è derivata certamente da quella della Gioconda di Leonardo, di poco precedente, mentre la monumentalità si deve forse all’influenza esercitata dalla scultura di Michelangelo. In entrambi i dipinti le nuvolette in cielo bilanciano ad arte gli angoli rimasti vuoti. colori accesi e contrastanti monumentalità FISSO I CONCETTI ● si ispira all’antichità classica; ● delinea in modo innovativo i paesaggi sullo sfondo. RAFFAELLO