IL GIUDIZIO UNIVERSALE Dopo aver dipinto la volta della Cappella Sistina, Michelangelo, su commissione di papa Clemente VII, affresca sulla grande parete di fondo il , il momento di arrivo dell’umanità, quando Cristo, tornato sulla Terra, giudicherà gli esseri umani, destinando i buoni al Paradiso e i malvagi all’Inferno. Oltre quattrocento personaggi, possenti e perlopiù nudi, si muovono al suono delle trombe degli angeli senza ali, che al centro annunciano la fine dei tempi. La scena ha come elemento centrale Cristo giudice, a cui si accosta la Madonna: la mano destra alzata di Gesù richiama dalle viscere della Terra i giusti, guardati con dolcezza da Maria; lo sguardo di Cristo si volge invece dalla parte opposta, in direzione dei dannati che scaccia con la mano abbassata verso la barca di Caronte che li traghetterà verso il loro infelice destino. Intorno a Gesù si genera un movimento vorticoso: le figure di sinistra sono mosse dal desiderio di raggiungere il Paradiso, mentre quelle di destra cercano di evitare la discesa verso l’Inferno. La sfida di Michelangelo è rendere presente e concreto un evento, il giorno del Giudizio, che l’uomo può solo immaginare. Lo spazio allora non può essere quello reale: l’artista realizza uno sfondo vuoto, senza riferimenti architettonici, senza contatti con il mondo vero. Sono le possenti figure che danno forma allo spazio, occupandolo con la forza delle proprie masse corporee, dipinte come se fossero gigantesche sculture. La scena è drammatica e trasmette un profondo senso di inquietudine. Giudizio universale OSSERVO Ai piedi di Cristo si trovano (riconoscibile dalla graticola su cui fu giustiziato) e che tiene in mano la propria pelle, simbolo del suo martirio. Su quest’ultima Michelangelo avrebbe dipinto il suo . san Lorenzo san Bartolomeo autoritratto OSSERVO Nella mitologia greca e romana, era colui che trasportava le anime dei morti da una riva all’altra dell’Acheronte, il fiume che separava il mondo dei vivi dall’aldilà, il regno degli inferi. Caronte FISSO I CONCETTI ● è alla ricerca di una forma espressiva originale; ● nelle sculture si ispira alla perfezione classica per creare figure espressive; ● nei dipinti rende la profondità con le diverse dimensioni delle figure. MICHELANGELO