Giorgione Castelfranco Veneto (Treviso) 1478 ca. - Venezia 1510 Giorgione (pseudonimo di Giorgio Gasperini) si concentra sulla rappresentazione della natura attraverso un nuovo uso del colore. Realizza in questo modo la cosiddetta “ ”: i contorni delle figure non sono definiti con il disegno, ma attraverso pennellate di colore sovrapposte, che cercano di ricreare le . La resa dello spazio non è più affidata soltanto alla prospettiva, ma a tutta una serie di sfumature al servizio della sensibilità del pittore. Giorgione compie i primi passi sulla strada di un nuovo stile pittorico veneto, che Tiziano porterà al massimo compimento. pittura tonale variazioni della luce atmosferica UN LAMPO IMPROVVISO Il significato della non è ancora stato decifrato con sicurezza. In realtà sembra che il pittore abbia voluto semplicemente sottolineare la partecipazione dei due protagonisti – e dell’osservatore – allo di un temporale improvviso. Lo sforzo di Giorgione si concentra nella difficile rappresentazione del lampo che squarcia il cielo minaccioso. I raffinati dettagli della vegetazione e delle acque del fiume contribuiscono al realismo della scena. Tempesta spettacolo naturale La tempesta (1506 ca.), tempera e olio su tela, 82x73 cm. Venezia, Gallerie dell’Accademia. UN RITRATTO IMPIETOSO Nel dipinto il realismo di Giorgione assume un carattere più forte; il pittore sottolinea con minuzia i nell’aspetto della donna. Le rughe, i capelli bianchi e radi, i denti consumati o mancanti, a cui si aggiunge la scritta COL TEMPO sul foglio nella mano destra, fanno del dipinto un vero e proprio avvertimento: la vecchiaia è inesorabile per tutti. La vecchia segni del passare del tempo La vecchia (1506 ca.), olio su tela, 68x59 cm. Venezia, Gallerie dell’Accademia. FISSO I CONCETTI ● rappresenta la natura attraverso l’uso della pittura tonale, che riproduce le variazioni della luce; ● è attento ai dettagli realistici, sia nei paesaggi sia nei ritratti; ● dà inizio alla “pittura tonale”. GIORGIONE