Veronese Verona 1528 - Venezia 1588 Paolo Caliari detto Veronese affresca gli interni dei palazzi e delle ville venete con prospettive grandiose che, attraverso effetti illusionistici, vogliono suscitare meraviglia e stupore. I suoi colori sono luminosi e nitidi, le figure sono imponenti, le composizioni di personaggi e oggetti sono equilibrate e solenni, i dettagli sono disegnati in maniera realistica così come i complessi e ampi scenari architettonici. Veronese rielabora e sintetizza il realismo di Giorgione, i caratteri della pittura ufficiale di Tiziano e l’innovativo uso della luce di Tintoretto. La sua pittura valorizza alcune architetture di Andrea Palladio (► p. 302), trasformando le pareti interne di varie ville venete in con ricche scene di vita nobiliare. palcoscenici dipinti UN BANCHETTO AFFOLLATO Il primo miracolo di Cristo – quando al banchetto delle trasformò l’acqua in vino – è ambientato in un’ monumentale e sfarzosa, con colonne e pavimenti in marmi colorati di particolare pregio. La scena è affollata, ma le figure sono disposte in un ordine equilibrato; il contrasto tra luce e ombre è ben evidente osservando le colonne a sinistra e quelle a destra della composizione. Nozze di Cana architettura classica Le nozze di Cana (1563), olio su tela, 677x994 cm. Parigi, Musée du Louvre. FISSO I CONCETTI ● crea prospettive grandiose che suscitano meraviglia; ● usa colori luminosi e nitidi; ● disegna in maniera realistica gli ampi scenari architettonici e i dettagli. PAOLO VERONESE