Andrea Palladio Padova 1508 - Maser (Treviso) 1580 Andrea di Pietro della Gondola si forma come scalpellino tra Padova e Vicenza ed entra ben presto nella cerchia di conoscenze del letterato Gian Giorgio Trissino, che gli assegna il nome di Andrea Palladio, ispirato all’antichità (Pallade era uno dei soprannomi della dea Atena). L’influente uomo di cultura affida al giovane Andrea i primi incarichi come architetto e gli consente di recarsi più volte a Roma per studiare i monumenti antichi. In poco tempo Palladio diventa il principale progettista dei nobili veneti: realizza edifici urbani, chiese e molte ville di campagna, immerse in ampi giardini. In tutte queste opere Palladio propone caratteri originali, che fondono una chiara e con le esigenze d’uso della società cinquecentesca. rigorosa ispirazione classica Un solenne edificio pubblico A Palladio è affidata la ristrutturazione della vecchia sede delle autorità cittadine a Vicenza: l’architetto ingloba un edificio medievale esistente, fatto di mattoni, in una nuova costruzione monumentale, realizzata in pietra e caratterizzata da due piani di ampie logge, oggi conosciuta come Basilica Palladiana. Basilica Palladiana (1549-1614), esterno. Vicenza, piazza dei Signori. Le grandi aperture centrali ad arco, fiancheggiate da due più strette che reggono una trabeazione, sono dette“ ”e sono una rielaborazione di elementi dell’architettura antica. Una balaustra traforata, animata da statue, corre intorno al tetto del nuovo edificio. serliane LA PIANTA PERFETTA Villa La Rotonda, situata su un colle appena fuori dalla città di Vicenza, ha una pianta a croce (vedi Osservo); tale forma, che rappresenta il massimo risultato degli ideali classici di Palladio, si sviluppa intorno a una sala circolare centrale da cui l’edificio prende il nome. perfettamente regolare e simmetrica Villa La Rotonda (1566-1570 ca.), esterno. Vicenza. La costruzione appoggia su un corpo quadrato dove trovano posto le cucine e alcune ampie cantine.