Luigi Vanvitelli, Reggia di Caserta, esterno e parco (1752-1774). UNA REGGIA E IL SUO GIARDINO Nel 1751 , re di Napoli e di Sicilia, dà inizio a grandi progetti di rinnovamento urbanistico della capitale, Napoli. Sul modello di Versailles decide inoltre di spostare la residenza reale fuori città, a , immaginando una reggia che diventi il nuovo centro politico e amministrativo del suo vasto regno. Per questo motivo chiama a lavorare un architetto molto stimato all’epoca, (Napoli 1700 - Caserta 1773). Il progetto è davvero grandioso, ma Luigi muore prima di finire i lavori. Sarà il figlio Carlo a portare a termine la maestosa , con i suoi ampi giardini. L’edificio è un grande corpo rettangolare, severo e simmetrico, soprattutto all’esterno, con un timpano centrale di ispirazione classica sorretto da alte colonne. L’interno, invece, è molto decorato, con uno a due rampe che crea un sofisticato gioco di diagonali e prospettive. Sul retro della reggia si apre un che ricorda quello di Versailles. Un lungo viale collega la facciata posteriore del palazzo a una con personaggi della mitologia antica. Da qui l’acqua scende, per tutta la lunghezza del viale principale. Carlo III di Borbone Caserta Luigi Vanvitelli Reggia di Caserta scalone d’onore immenso parco spettacolare fontana OSSERVO Il della fontana in cima alla collina racconta il mito di e del giovane che la dea della caccia trasforma in cervo, per punirlo di averla vista mentre faceva il bagno nuda. Il gruppo in marmo bianco raffigura il drammatico momento in cui Atteone, già con le corna sul capo, sta diventando un cervo. gruppo scultoreo Diana Atteone FISSO I CONCETTI ● sono fastosi palazzi Rococò; ● hanno interni ricchi di specchi, stucchi dorati e affreschi illusionistici; ● sono circondate da ampi e spettacolari giardini. LE REGGE DI JUVARRA E VANVITELLI