CREART - LA TECNICA La tempera OSSERVO E LEGGO La veduta è uno dei generi pittorici tipici del Settecento (► p. 348). Tra gli iniziatori di questo filone si ricorda il pittore olandese Caspar van Wittel, italianizzato in Gaspare Vanvitelli, che giunse a Roma in qualità di cartografo, col compito di tracciare, assieme all’ingegnere Cornelis Mayer, la mappa del percorso del fiume Tevere da Perugia a Roma. In quella occasione, sviluppando l’attitudine a riprodurre fedelmente il paesaggio attraverso i rilievi, si dedica a dipingere vedute di Roma estremamente aderenti al reale, quasi fossero moderne fotografie. Molte sue vedute sono realizzate a tempera su carta e si caratterizzano per forme nitide e ben delineate, in cui il disegno primeggia sul colore. Gaspare Vanvitelli, Vista di Tor di Nona (1700), tempera su carta. Roma, Musei Capitolini. ► La tempera è una tecnica conosciuta fin dall’antichità. I colori venivano estratti da piante e minerali ridotti in polvere e mescolati con tuorlo d’uovo o colle di origine vegetale o animale. ► Le tempere permettono di ottenere superfici morbide e uniformi. È possibile sovrapporre un colore all’altro e modificare il lavoro più volte. 1 2 2 ► I pittori apprezzavano nelle tempere gli effetti di morbidezza, simili a quelli che potevano ottenere con gli acquerelli e, allo stesso tempo, che fossero coprenti come i colori a olio. 3 3