Théodore Géricault Rouen (Francia) 1791 - Parigi 1824 Gli sconvolgimenti politici dell’età romantica e il conseguente clima di incertezza spingono gli artisti a rappresentare con passione i drammi individuali o collettivi della propria epoca. È il caso di due pittori francesi, che sono anche amici: Géricault e Delacroix (► p. 378). Théodore Géricault studia a Roma fra il 1816 e il 1817, dove ammira le opere di Michelangelo e Caravaggio. Tornato a Parigi, dipinge il suo capolavoro, . La zattera della Medusa LA ZATTERA DELLA MEDUSA Il quadro si ispira a un evento realmente accaduto: il tragico naufragio della nave francese che il 2 luglio 1816, in navigazione verso l’Africa, si incaglia su un banco di sabbia. Quasi tutto l’equipaggio morì; solo pochi si salvarono su una zattera costruita con i resti dell’imbarcazione. Géricault ritrae l’avvenimento con concretezza ed estremo realismo, prestando grande attenzione all’anatomia dei corpi e alla forma degli oggetti. I naufraghi sono ormai ridotti allo stremo: alcuni giacciono senza vita, altri sono rassegnati, altri ancora, disperati, scrutano l’orizzonte in cerca di aiuto. I gesti e i volti dei protagonisti raccontano la gravità del momento, ma questo episodio è anche una rappresentazione più generale della tragicità della condizione umana. I toni cupi e i contrasti chiaroscurali trasportano l’osservatore dentro la scena, nell’immensità dell’oceano, dove si agitano le onde e dove nuvole minacciose si mostrano all’orizzonte. Il pittore rappresenta in modo intenso ed efficace la furia del vento che gonfia la vela e l’innalzarsi delle acque sugli uomini impauriti. Medusa OSSERVO LA GEOMETRIA DELLA COMPOSIZIONE La scena è organizzata intorno a , che evidenziano un forte movimento verso l’alto. La prima, sulla destra, è formata da uomini in piedi e di spalle, la seconda, sulla sinistra, a bilanciamento della prima, include la zattera e gli uomini che vi sono adagiati e culmina nella vela più esterna. due strutture piramidali OSSERVO Per ottenere il , Géricault visita l’ospedale dove erano ricoverati i naufraghi e realizza gli schizzi dal vivo dei cadaveri e dei sopravvissuti. massimo realismo nella rappresentazione dei corpi