CREART - LA TECNICA Le tecniche di stampa OSSERVO E LEGGO Le tecniche di stampa rendono possibile la riproduzione quasi all’infinito di una stessa immagine. Il metodo più usato prevede l’ dell’immagine su un supporto (matrice). Con il successivo procedimento dell’ i segni incisi sulla matrice vengono impressi, cioè stampati, sulla base scelta, attraverso la pressione esercitata dalla mano o dalla macchina. Con questa tecnica, da una sola matrice si possono ottenere numerose copie dell’originale. Alla fine del XVIII secolo Francisco Goya (► p. 373) realizzò una serie di ottanta incisioni, che chiamò Capricci, con l’intento di mettere a nudo i vizi, le contraddizioni e le ipocrisie della società di quel tempo e, attraverso queste opere, di denunciarle. La tavola intitolata è ottenuta grazie a una particolare tecnica di incisione chiamata , complementare all’ che permetteva di arricchire la matrice di toni chiari e scuri. ► Nell’acquaforte, le figure vengono incise su una lastra di rame ricoperta di una vernice resistente all’acido in cui successivamente viene immersa. L’acido corrode il metallo solo in corrispondenza del disegno; il solco che si viene a creare viene successivamente inchiostrato. ► Nell’acquatinta, la matrice, in alcuni punti, viene anche cosparsa di polveri che aderiscono allo sfondo e fanno in modo che durante il bagno nell’acido vengano corrosi solo gli spazi tra i granellini di polvere. L’effetto è molto pittorico e ricorda l’acquerello. incisione inchiostratura Il sonno della ragione genera mostri acquatinta acquaforte ► L’uomo, addormentato e accasciato su un banco, rappresenta il momento in cui la mente si chiude alle certezze del pensiero razionale e si abbandona al mondo incerto e incontrollabile del sogno. ► Le tonalità cupe e i forti contrasti dell’incisione aumentano l’atmosfera inquietante della scena. ► Sullo sfondo è evidente l’effetto “granuloso” della tecnica dell’acquatinta. Osserva l’incisione di Francisco Goya. 1 2 3 Francisco Goya, Il sonno della ragione genera mostri (1797), acquaforte e acquatinta. New York, Metropolitan Museum of Art