CREART - LA TECNICA I pennarelli OSSERVO E LEGGO Nella seconda metà dell’Ottocento i pittori superano l’esigenza di riprodurre fedelmente la realtà, convinti che l’arte debba andare oltre il dato visivo e sperimentare nuove vie per cercare di rappresentare anche ciò che non si vede: le idee, le emozioni, le sensazioni, l’essenza nascosta delle cose. Nasce così un nuovo linguaggio espressivo fatto di pennellate veloci, di colori stesi a macchie, di forme stilizzate quasi astratte, in cui il pittore sceglie cosa raffigurare della realtà in base alla sua sensibilità. Nei dipinti di Gauguin la linea è semplice e decisa, le campiture di colore sono piatte e l’assenza di prospettiva lascia spazio a inquadrature molto originali. Attraverso questi elementi Gauguin trasmette la sua ricerca di essenzialità. ► Il tronco di un albero separa due scene: un gruppo di donne uscite dalla messa e la loro stessa visione mistica ispirata dalla predica appena udita: Giacobbe, personaggio biblico, mentre lotta con un angelo. ► La campitura di colore rosso vivo unisce i due momenti.Le figure sono piatte, bidimensionali, prive di chiaroscuro, gli elementi naturali sono essenziali. 1 2 Paul Gauguin, La visione dopo il sermone (1888), olio su tela. Edimburgo, National Gallery of Scotland. Gustav Klimt dipinge immagini simboliche inserite in ambientazioni magiche e misteriose. Linee morbide e precise definiscono misteriose figure che sembrano quasi ritagliate e incollate su fondi piatti riccamente e minuziosamente decorati. ► La composizione è priva di profondità spaziale. ► Soltanto i corpi presentano, nelle parti nude, un leggero chiaroscuro. ► Gli abiti e la striscia di prato fiorito sui cui poggiano le figure mostrano decorazioni minute ispirate al mondo vegetale. Pur impiegando materiali come vetri, specchi e bottoni, l’effetto è di bidimensionalità. 1 2 3 Gustav Klimt, Fregio di Beethoven, L’Inno alla gioia (1901-1902), caseina su stucco. Vienna, Österreichische Galerie Belvedere.