CREART - LA TECNICA La tecnica mista OSSERVO E LEGGO Nella seconda metà del Novecento si sviluppa in campo artistico una violenta ribellione alla forma. Anche movimenti artistici quali l’Astrattismo vengono abbandonati in favore di sperimentazioni più estreme e dissacranti verso il concetto tradizionale di “opera d’arte”. Soprattutto gli artisti europei, profondamente segnati dall’esperienza della Seconda guerra mondiale appena conclusasi, mostrano una drammaticità nell’approccio creativo che non si riscontra negli artisti d’oltreoceano, che pure sperimentano nuove soluzioni creative innovative e sorprendenti. A questo desiderio di stravolgere la concezione tradizionale di opera d’arte si unisce un’attenzione alla materia. Continua la riflessione sull’uso rinnovato e decontestualizzato degli oggetti di uso comune, in particolare i rifiuti, gli scarti e i materiali “animati” da fenomeni di degradazione come la ruggine o la combustione, come nell’opera di Alberto Burri intitolata appunto Combustione del 1961, un esempio di tecnica mista. ► La composizione non rispetta nessuno dei canoni tradizionali. ► I colori rosso e nero dominano il quadro. Il primo richiama l’intensità del fuoco e il secondo la cenere e la distruzione che il fuoco lascia una volta spento. ► L’opera è costituita da pezzi di plastica bruciata, rete e pittura. Quando si associano diversi materiali si parla di opere polimateriche. Ricordi la capacità degli artisti contemporanei di mescolare tecniche diverse? 1 2 3 Alberto Burri, Combustione (1961), tecnica mista (rete, carta bruciata, plastica bruciata, acrilico). Corte di Mamiano, Fondazione Magnani Rocca.