I bronzi di Riace Nel 1972, al largo della costa di Riace, in Calabria, sono state ritrovate due splendide statue di bronzo, alte quasi 2 metri, che raffigurano due guerrieri nudi. Si tratta di due sculture greche originali, del , probabilmente trasportate da una nave naufragata durante il viaggio dalla Grecia a Roma. L’uso del bronzo, che si è diffuso in Grecia a partire dal V secolo a.C., permette agli artisti di rappresentare il corpo umano con una : la posa dei due guerrieri è infatti meno rigida, e la muscolatura è resa in modo accurato. periodo classico maggiore naturalezza Belli come divinità Entrambi i bronzi sono raffigurati in piedi, con la gamba sinistra in avanti, il braccio sinistro piegato per sostenere lo scudo (che non si è conservato) e il braccio destro disteso lungo il fianco per tenere una lancia o una spada, anche questa perduta. Durante il restauro si è scoperto che è stato usato argento per realizzare denti e ciglia, avorio per gli occhi e per le labbra. rame Bronzi di Riace (460-430 a.C. ca.), bronzo, h 198 cm. Reggio Calabria, Museo Archeologico Nazionale. ARTE più – La fusione a cera persa del bronzo Le statue antiche in bronzo (una miscela di rame e stagno) sono realizzate con una tecnica di lavorazione detta “della cera persa”. Prima si crea un (anima) della figura in (argilla, sabbie e polveri) rinforzata da una ; sopra si stende uno che l’artista scolpisce nei minimi dettagli e che poi ricopre con un altro (forma). Durante la cottura della forma, lo strato di cera, sciogliendosi, esce da appositi canaletti, lasciando un sottile spazio vuoto: all’interno di questo viene colato il bronzo fuso, che così, una volta raffreddato, prende l’aspetto della figura. La forma infine viene rotta per recuperare il bronzo sottostante. modello terra di fusione struttura di ferro strato di cera strato di argilla o di gesso FISSO I CONCETTI I BRONZI DI RIACE sono due sculture del periodo classico; il loro corpo è rappresentato con naturalezza, in una posa meno rigida.