APPROFONDIAMO – DEFICIT SENSORIALI E COMUNICAZIONE Perché le persone sorde dalla nascita sono definite “sordomute”? Poiché, pur avendo un apparato fonatorio perfettamente funzionante, non hanno mai potuto ascoltare i suoni della propria lingua madre, e di conseguenza imparare a usarli. Per questo motivo, oltre a non poter sentire, non possono nemmeno parlare in maniera chiara. Per comunicare i sordomuti usano le lingue dei segni, che utilizzano come codice comunicativo gesti, espressioni e movimenti, del tutto simili nella struttura alle lingue parlate. Ogni Paese ha una propria lingua dei segni, ma solo alcuni Stati hanno riconosciuto ufficialmente la lingua dei segni usata dalle persone sordomute nel proprio territorio. Per esempio, la lingua dei segni italiana (Lis) non ha ancora ricevuto lo statuto di lingua. I ciechi comunicano attraverso l’alfabeto Braille, che ha preso il nome dal suo inventore, il francese Louis Braille (1809-1852). Si tratta di un codice basato su sei punti in rilievo su una superficie, disposti in modo differente per formare le lettere: il non vedente, toccando con i polpastrelli la superficie, identifica le parole attraverso la posizione dei puntini. L’alfabeto nella lingua dei segni italiana L’alfabeto Braille.