Con la nascita e lo sviluppo dei test che avevano la pretesa di misurare rigorosamente l’intelligenza, il progetto teorico divenne una pratica. Negli vennero emanate, a partire dal 1907, leggi che prevedevano la di soggetti che presentassero tendenze criminali o soffrissero di disturbi mentali. Questo tipo di pratiche proseguì fino alla fine degli anni Settanta e si calcola che decine di migliaia di persone vennero sterilizzate forzatamente perché giudicate “indegne di procreare”. L’eugenetica serviva anche per limitare e selezionare l’ingresso dei migranti sia che essi fossero tedeschi, irlandesi, italiani o che provenissero dai paesi dell’Europa dell’Est. All’inizio degli anni Venti lo psicologo Henry Herbert Goddard scrisse che all’incirca l’80% dei migranti polacchi risultava essere ritardato mentale, ma sembra che non avesse tenuto conto del fatto che i quesiti a cui quei giovani venivano sottoposti erano scritti in inglese (una lingua che non conoscevano)! Il programma eugenetico più crudele venne messo in atto nella , dove si riteneva di dover ripulire la società dagli effetti nefasti prodotti dalla presenza di soggetti degenerati. Conosciuto ufficialmente con il nome di , il progetto comportava l’eliminazione di bambini affetti da disturbi psichici e una forma di eutanasia per gli adulti affetti da malattie congenite. Si calcola che il programma portò alla morte o alla sterilizzazione di centinaia di migliaia di persone. Stati Uniti sterilizzazione forzata Germania nazista Aktion 4 L’AUTORE - FRANCIS GALTON Sir Francis Galton (1822-1911) è stato un versatile studioso e naturalista britannico, nonché fondatore dell’eugenetica. Cugino di Charles Darwin, è un personaggio poliedrico e pieno di interessi che spaziano dalla meteorologia (inventò il termine anticiclone) alla statistica. Pubblica diversi studi sulle impronte digitali, sulla loro ereditarietà e classificazione, nonché sulla loro importanza per l’identificazione del soggetto, metodo introdotto in ambito giudiziario e criminale. La sua teoria più importante, quella dell’eugenetica, è fortemente discutibile, ma Galton l’ha formulata con l’intento ottimistico di migliorare la specie umana attraverso un processo di selezione simile a quello dell’evoluzionismo darwiniano. Purtroppo le sue teorie sono state strumentalizzate sia negli Stati Uniti sia nella Germania nazista. Sir Francis Galton 4.2 L’EREDITARIETÀ DELL’INTELLIGENZA La ricerca sull’ereditarietà dell’intelligenza purtroppo ha sempre portato con sé una pericolosa , producendo talvolta pratiche disumane. Per questa ragione, negli anni successivi si è sempre cercato di interpretare l’intelligenza di una persona sulla base del suo ambiente di vita, degli stimoli che riceve o dai quali viene privata. Al di là della possibile strumentalizzazione di tali ricerche, dal punto di vista scientifico la questione è ancora aperta: esiste una quota di intelligenza ereditaria? Esiste cioè una parte della nostra intelligenza che non dipende dall’ambiente di vita e dagli stimoli che riceviamo ma solamente dai geni dei nostri genitori? È ovviamente molto difficile dare una risposta sperimentale definitiva a tale quesito, perché ciascun individuo ha il suo patrimonio genetico, ma è anche immerso in un contesto pieno di stimoli e di motivazioni. Gli unici studi convincenti effettuati a questo proposito sono quelli sui , quei gemelli cioè che hanno lo stesso patrimonio genetico in quanto un unico spermatozoo ha fecondato un unico ovulo generando appunto un solo zigote. Questi bambini risultano pertanto del tutto identici. In alcuni casi molto rari, per cause di vario genere (morte dei genitori o altre vicissitudini), è stato possibile effettuare una misurazione del Q.I. di due gemelli monozigoti adottati da famiglie differenti, dopo che avevano vissuto ed erano cresciuti in ambienti diversi. I risultati rivelano una , per cui molti autori hanno concluso che una parte della nostra intelligenza dipende proprio dall’eredità e non dall’ambiente. Bisogna tuttavia aggiungere che queste ricerche sono ancora lontane da una conclusione definitiva, a causa del numero troppo esiguo di casi e del fatto che gli ambienti di accoglienza per questi gemelli non erano così diversi. Infatti, le famiglie adottive che li hanno accolti non presentavano situazioni socioeconomiche e culturali così divergenti. deriva razzista e ideologica gemelli monozigoti correlazione positiva abbastanza elevata