T2 Ian Bremmer Quattro rischi dell’intelligenza artificiale In questo articolo Ian Bremmer, politologo americano, sottolinea i quattro rischi più gravi che, secondo lui, la società e il genere umano dovranno affrontare con lo sviluppo e la diffusione dell’intelligenza artificiale. Intelligenza artificiale, i quattro rischi più gravi , in “Corriere della Sera”, 13 giugno 2023 Attraverso la storia, le innovazioni tecnologiche hanno sempre creato nuove occasioni di stimolo per la creatività, l’adattamento e il progresso. Al contempo, però, hanno talvolta inflitto danni irreparabili a tanti esseri umani e alle loro fonti di sostentamento, e messo a dura prova le straordinarie capacità di adattamento degli uomini […]. Il mondo di oggi deve pensare ad affrontare una svolta tecnologica dalle ripercussioni inimmaginabili, che si va evolvendo a una tale velocità da spaventare persino gli specialisti che hanno dedicato la vita a preparare il terreno a questa rivoluzione. L’intelligenza artificiale trasformerà la nostra vita – nel bene e nel male – così rapidamente e completamente da non lasciarci altra scelta che quella di prendere le misure più idonee, a livello individuale e collettivo, per far fronte alle conseguenze. Ci saranno conquiste mediche e scientifiche che consentiranno di eseguire in pochi giorni indagini e sperimentazioni che in passato richiedevano decenni. Coloro che avranno accesso agli strumenti più potenti dell’intelligenza artificiale potranno godere di una vita più lunga e appagante, conservandosi inoltre in ottima salute. Tutto questo, peraltro, comporta dei rischi che andranno attentamente ponderati per affrontarli al meglio. Sono quattro le incognite principali che emergeranno nei seguenti campi: disinformazione, proliferazione, perdita di occupazione e sostituzione. – Se non verrà garantito ai cittadini, ai consumatori e agli investitori l’accesso continuativo e illimitato a informazioni accurate e verificabili, non potranno più esserci democrazia né capitalismo del libero mercato. L’avvento delle reti social e le valanghe di informazioni distorte da esse generate hanno già avvelenato il sentimento pubblico verso le istituzioni di ogni genere e grado. La facilità con la quale attori politici malintenzionati, criminali e terroristi riescono a creare filmati illusori e fittizi tali da trarre in inganno anche gli spettatori più sofisticati, metterà in seria difficoltà leader politici e canali di diffusione delle notizie, che faticheranno a costruire e tutelare la loro attendibilità. Cina, Russia e altri stati autoritari sapranno sviluppare formule di propaganda digitale tesa a insidiare le nostre libertà per vie più subdole e inedite, e saranno pronti a vendere queste tecnologie a qualunque governo sia disposto ad acquistarle. – Negli ultimi anni, il problema tecnologico più spinoso nel dibattito politico all’interno delle democrazie è rappresentato dalla raccolta dei dati dalle attività online e l’impatto sulla privacy. Ma l’intelligenza artificiale è una tecnologia democratizzata: le potenti aziende tecnologiche che oggi dominano la nostra vita online sono in grado di fissare regole e direttive per l’utilizzo dei prodotti da esse creati. Tuttavia, esistono modelli di intelligenza artificiale quasi altrettanto avanzati – e ben più potenti degli algoritmi di uso comune fino a pochi mesi fa – già a disposizione di chiunque abbia un minimo di abilità di programmazione e un computer. Nel campo della cultura open source, e con ben poche restrizioni, quelle informazioni si diffonderanno ovunque con estrema facilità e celerità. Milioni di persone avranno presto il loro GPT personale che agisce sui dati in tempo reale ed è fruibile su Internet. Ma questa è anche un’arma, che politici canaglia, criminali e terroristi possono sfruttare per programmare virus informatici, creare armi biochimiche, manipolare i mercati e fuorviare l’opinione pubblica. Le autorità possono ricorrere all’intelligenza artificiale per vigilare su questi crimini, ma i governi non hanno dovuto affrontare finora una minaccia così estesa. Disinformazione Proliferazione