APPROFONDIAMO - CREATIVITÀ E INTELLIGENZA Numerosi studi si sono occupati di cercare di capire se e come intelligenza e creatività siano due capacità cognitive distinte o sovrapponibili e come si coniughino nello stesso individuo: sembra che l’intelligenza possa essere considerata un prerequisito per la creatività, ma che essere creativi implichi il possesso di qualità distinte da quelle che contribuiscono all’espressione dell’intelligenza. Ciò significa che i soggetti creativi facilmente sono anche intelligenti, ma non che chi è intelligente sia necessariamente anche creativo. Albert Einstein (1879-1955), famoso fisico tedesco noto per aver formulato la teoria della relatività, a proposito del rapporto tra creatività e intelligenza disse che «la creatività non è altro che un’intelligenza che si diverte». Intelligenza e creatività sembrano dunque essere facoltà distinte anche se interrelate, entrambi utili all’adattamento socioambientale dell’individuo. Inoltre, diversamente che per l’intelligenza, non esistono test validi che siano in grado di misurare le capacità creative: perché una risposta venga definita creativa deve essere non prevedibile ed è pertanto difficile sottoporla a misurazione. Creatività e intelligenza sono abilità cognitive distinte ma strettamente connesse tra loro. L’AUTORE - MAX WERTHEIMER Max Wertheimer, nato a Praga nel 1880 e morto a New Rochelle, nello Stato di New York, nel 1943, è uno dei principali esponenti della psicologia del primo Novecento. Mentre lavora presso l’Istituto psicologico dell’università di Francoforte, conosce Kurt Koffka e Wolfgang Köhler, insieme ai quali pone le basi della psicologia della . Insegna a Berlino, dove stringe amicizia con Albert Einstein, prima di diventare professore ordinario a Francoforte nel 1925. Nel 1933 è costretto a fuggire dalla Germania in seguito alle persecuzioni naziste. Trova rifugio negli Stati Uniti, dove insegna alla New School for Social Research di New York. In quegli anni scrive il saggio (“Il pensiero produttivo”, pubblicato postumo nel 1945), opera che ha ispirato e influenzato molti psicologi americani. Gestalt Productive Thinking