il , che risulta meno vincolato a schemi rigidi e univoci ed è caratterizzato dall’espressione della creatività, in quanto implica la possibilità di di fronte a un unico problema. Affrontare un compito facendo ricorso al pensiero divergente comporta innanzitutto la valutazione dei dati che si hanno a disposizione e, in un secondo momento, la capacità di utilizzarli in , superando schemi di ragionamento ordinari e precostituiti. Il pensiero divergente permette quindi di stimolare nuove prospettive, innovare. L’essere umano è in grado di ricorrere a questo processo creativo di fronte a situazioni complesse, in maniera sempre più fluida, una volta acquisita padronanza del compito da svolgere. Ciò significa che, in seguito a una buona conoscenza dei dati a disposizione, la nostra mente può essere capace di elaborarli e combinarli in modo creativo producendo nuove soluzioni più efficaci, ottimizzate e originali, ma comunque appropriate rispetto all’obiettivo da raggiungere | Vedi , p. 150 |. È possibile individuare diverse dimostrazioni di pensiero divergente alla base dello sviluppo di alcune . La più rivoluzionaria è senz’altro Facebook, nata nel 2004 dall’idea di uno studente di Harvard, Mark Zuckerberg, che ebbe l’intuizione di realizzare un programma in grado di mettere in collegamento gli studenti della sua università, con l’obiettivo di facilitare la conoscenza e le relazioni all’interno del campus. Per partecipare bastava iscriversi al social e creare un profilo con il proprio nome, la propria foto e le caratteristiche che si desiderava condividere con gli altri (quale corso si stava frequentando, quali erano i propri interessi e poco altro): una sorta di registro degli studenti condiviso e consultabile dagli studenti stessi. L’idea ebbe un gran successo: gli iscritti furono tantissimi in poco tempo e le pagine del social venivano frequentate quotidianamente da parecchi utenti. A quel punto altre università decisero di utilizzare Facebook per mettere in collegamento i propri studenti; in seguito il social arrivò a travalicare i limiti dei campus e a essere utilizzato in quasi tutto il mondo. Dopo Facebook sono stati creati diversi social network, con funzioni differenti, ma Facebook è stato il primo grande esempio che ha rivoluzionato la modalità di utilizzo delle risorse della rete: questo cambio di paradigma viene talvolta indicato come , ovvero l’uso di Internet caratterizzato dalla possibilità degli utenti di . Se prima la rete forniva informazioni grazie alla consultazione passiva dei siti, con lo sviluppo dei social network gli utenti possono ora sfruttare attivamente il web condividendo essi stessi immagini e dati. pensiero divergente produrre soluzioni alternative maniera flessibile e originale APPROFONDIAMO app nate da idee creative web 2.0 interagire e modificare i contenuti online I social network permettono non solo di comunicare simultaneamente con molte persone, talvolta molto distanti da noi, ma offrono anche la possibilità di modificare e di creare i contenuti da condividere in rete.