1.3 LA RIVOLUZIONE DI CARTESIO Il vero antesignano della psicologia scientifica dell’Ottocento è, però, il filosofo francese René Descartes (1596-1650), conosciuto con il nome di . A partire da una dell’essere umano, secondo la quale sono , egli sostenne che se il corpo può essere studiato come qualsiasi altro oggetto fisico che segue le leggi naturali, l’anima, invece, è un’entità spirituale libera, non condizionata da nulla se non dalla nostra volontà. Nel suo (1637) Cartesio dimostrò, con dovizia di particolari, che gran parte dei comportamenti umani, come per esempio i riflessi automatici, è spiegabile senza dover tirare in ballo necessariamente l’anima, bensì in . Se molte condotte umane, osservabili però anche negli animali, si spiegano come il risultato della “macchina corporea”, vi sono tuttavia altri comportamenti, che ci distinguono dagli animali stessi, come il pensare e il poter progettare le nostre azioni, che devono essere considerati come . Il cartesiano è stato pertanto definito , poiché si basa su una concezione che ritiene possibile l’interazione e lo scambio fra due entità fino a quel momento considerate separate, quella spirituale e quella materiale. Cartesio concezione dualistica anima e corpo due entità distinte Trattato sull’uomo termini puramente meccanici prodotti dell’intervento dell’anima dualismo interazionalista Ritratto del filosofo e matematico cartesio, Bibliothèque des Arts decoratifs, Parigi.