ECONOMIA 311 2. Consumo e risparmio 2.2 Il risparmio Come si è detto nell Unità 13, il risparmio è la rinuncia al consumo e rappresenta l atto opposto al consumo. Il risparmio (S) è la parte di reddito che non viene spesa, ma accantonata per soddisfare bisogni futuri. Può essere rappresentato dall equazione: S=Y C Sulle scelte di risparmio incidono i seguenti fattori: 1. l ammontare del reddito a disposizione: famiglie con un reddito alto hanno maggiori possibilità di risparmiare rispetto a famiglie con un reddito basso, le quali destineranno la maggior parte del reddito all acquisto di beni primari; 2. la prudenza: si risparmia per fronteggiare situazioni future non prevedibili, il cosiddetto non si sa mai (risparmio a scopo precauzionale); 3. la previdenza: si risparmia in previsione della cessazione dell attività lavorativa, con l obiettivo di assicurarsi le risorse necessarie a mantenere un adeguato tenore di vita (risparmio previdenziale); 4. la previsione di spese future, per esempio l acquisto di una casa per i figli (risparmio programmato). In linea generale, possiamo affermare che ogni risorsa risparmiata, se non viene tesoreggiata, trova impiego in una forma di investimento (I). Come abbiamo già visto nell Unità 13, il tesoreggiamento è una forma di risparmio improduttivo (per esempio mettere i soldi sotto il materasso ). SAR VERO? Ho capito che il migliore investimento è quello di mettere i soldi nel salvadanaio o sotto il materasso! Le motivazioni del risparmio delle famiglie italiane 100% 90% 16,6 17,5 15,5 20,8 80% 70% 60% 12,7 18,7 50% 20,5 16,0 19,2 22,3 17,5 20,7 19,7 16,3 19,3 18,3 16,0 8,5 13,6 8,0 14,9 13,9 17,1 16,8 11,5 14,1 14,6 21,1 10,4 19,5 17,3 17,3 12,7 15,6 15,3 21,2 pensione e vecchiaia figli 40% casa 30% 20% investimento 48,1 47,2 2011 2012 43,2 50,8 48,5 2014 2015 57,8 45,8 43,1 43,4 46,1 49,1 2017 2018 2019 2020 2021 42,9 precauzionale 10% 0% 2013 2016 2022 (Fonte: Indagine sul Risparmio 2022, Centro di ricerca e documentazione Intesa Sanpaolo e Luigi Einaudi)