Seconda fase: la PREPARAZIONE ARTICOLARE E MUSCOLARE Obiettivo Ricerca dell attivazione dei principali complessi articolari attraverso semplici esercizi svolti in forma dinamica e statica. Modalità di esecuzione Interessare molti distretti corporei. Interessare maggiormente i distretti muscolari che saranno impegnati successivamente. Lavorare sull allungamento muscolare. Utilizzare esercizi diversi che impegnano la forza senza carico. Attività Esercizi di mobilità articolare in forma dinamica (slanci, estensioni, flessioni, circonduzioni) del capo, del tronco e degli arti. Esercizi di stretching che riguardano i principali distretti muscolari e quelli specifici per le esigenze dell attività motoria che si vuole svolgere. Terza fase: la PREPARAZIONE SPECIFICA Obiettivo Coinvolgere i gruppi muscolari che saranno impegnati nell attività o nella prestazione mediante simulazione dei gesti specifici a seconda del livello di tecnica raggiunta. L esecuzione è a bassa velocità. molto utile per richiamare le caratteristiche di abilità e coordinazione. Modalità di esecuzione Esercitazioni che riprendono le caratteristiche dell attività specifica, eseguite con o senza attrezzi. Esercitazioni definite nella durata e nel numero di ripetizioni. Focus salute Il riscaldamento: consigli e avvertenze generali Se l apparato muscolo-scheletrico non viene adeguatamente preparato per gli sforzi che dovrà compiere durante lo svolgimento dell attività fisica, si rischia di incorrere in spiacevoli inconvenienti: i muscoli costretti a movimenti improvvisi richiederanno una quantità di ossigeno ed energia non ancora disponibili e questo potrebbe provocare contratture, stiramenti e strappi; tendini e articolazioni potrebbero subire infiammazioni e leggere lesioni. 30 Sezione 1 Una disciplina a 360° Ma anche nel praticare il riscaldamento bisogna comunque prestare attenzione ad alcuni aspetti: La durata e l intensità del riscaldamento devono essere strettamente collegate con le capacità dei soggetti. Maggiore è il grado di preparazione, migliore sarà l adattamento corporeo, ma il riscaldamento deve essere stabilito in relazione alle caratteristiche individuali e in base alle condizioni ambientali. Si dovrà dunque tenere in considerazione il problema della termoregolazione in ambienti particolarmente freddi o caldi. Occorre che ciascuno conosca lo stato della propria condizione di salute per valutare la durata e il tipo di attività da svolgere, soprattutto in presenza di condizioni patologiche particolari.