CAPACIT MOTORIE 2.3 La forza Classificazione dei tipi di forza La forza è la capacità motoria condizionale che consente ai muscoli di contrarsi per opporsi a una resistenza esterna o di vincerla. LEGGI E RISPONDI Che cos è la potenza in relazione ai tipi di forza? Si distinguono tre diversi tipi di forza: forza massimale: è la forza massima che il sistema neuro-muscolare è in grado di produrre con una contrazione volontaria (ad esempio, il sollevamento pesi, dove l impegno muscolare è massimo e il tempo di esecuzione è breve); forza veloce o potenza: è la capacità del sistema neuro-muscolare di vincere piccole resistenze esterne grazie all elevata rapidità di contrazione, unendo quindi forza e velocità (ad esempio, i lanci, i salti, il servizio a tennis, la battuta a pallavolo, le attività dove l impegno muscolare è elevato ma eseguito in forma veloce); forza resistente: è la capacità del sistema neuro-muscolare di opporsi a una fatica muscolare con prestazioni di forza prolungate nel tempo, unendo quindi forza e resistenza (ad esempio, il canottaggio, la canoa, lo sci di fondo, il ciclismo, le attività dove l impegno muscolare è intenso e si deve esprimere per lungo tempo). I fattori che determinano la forza ATTENZIONE! Nell allenamento della forza in età giovanile è bene utilizzare solo esercizi con il carico del solo peso del proprio corpo (carico naturale). L uso di sovraccarichi è giudicato inopportuno perché il processo di crescita non si considera arrivato a conclusione. Il tipo di forza dipende da vari fattori, quali: la dimensione del muscolo, quindi la sua superficie di sezione e il numero di fibre che vengono utilizzate, perché quante più unità motorie sono coinvolte, tanto maggiore è la forza sviluppata; il tipo di fibre di cui è composto il muscolo: la velocità di accorciamento delle fibre muscolari condiziona la produzione di forza, perché sviluppano più forza i muscoli che possiedono più fibre bianche. Inoltre la viscosità e l elasticità delle componenti contrattili del muscolo condizionano gli attriti interni; la frequenza degli impulsi che i neuroni motori trasmettono ai muscoli, cioè l attività dei centri nervosi che coordinano il lavoro muscolare, perché un muscolo sviluppa più forza quanto più aumenta la frequenza degli impulsi; la coordinazione intramuscolare, cioè la capacità dei gruppi delle fibre del muscolo di sincronizzare le proprie fasi attive e di riposo. Sono inoltre importanti l alternanza dell azione tra muscolo agonista e quello antagonista e la coordinazione dei muscoli sinergici che aiutano il muscolo principale (ad esempio, quando solleviamo un peso, il bicipite è l agonista, il tricipite è l antagonista e i muscoli flessori dell avambraccio sul braccio sono sinergici); la disponibilità di riserve energetiche utilizzabili dal muscolo: con l allenamento si può aumentare la quantità e la velocità del loro utilizzo; la sinergia e l efficacia delle altre capacità motorie (velocità, resistenza, coordinazione, equilibrio ecc.) e l accuratezza d esecuzione del gesto tecnico permettono di evitare contrazioni inutili. Per migliorare la forza Gli esercizi per migliorare la forza si definiscono di tonificazione e possono essere: a carico naturale, ovvero utilizzando solo il peso del proprio corpo o da posizioni che aumentano l intensità dell esercizio; con sovraccarichi, cioè con pesi aggiuntivi come manubri, palle mediche, bilancieri, o attrezzi non convenzionali (bottiglie di plastica riempite di sabbia). Quando il carico diviene piuttosto sostenuto si parla di potenziamento. 84 Sezione 3 Il corpo e il movimento