05 Storia biennio V1.qxp_Layout 1 12/01/24 11:30 Pagina 158 158 5. Sparta e Atene LA CIVILT GRECA IN SINTESI Sparta fu fondata nel X secolo a.C. dai Dori, che si insediarono nella parte meridionale e orientale del Peloponneso. Prima conquistarono con le armi la Messenia, poi estesero il proprio controllo su tutta la penisola, costringendo le altre poleis ad aderire alla Lega del Peloponneso; questo le impegnava a fornire truppe in caso di guerra. La popolazione di Sparta era divisa in Spartiati (discendenti dei Dori conquistatori), che erano cittadini a pieno titolo; Iloti (discendenti dei vinti), che vivevano in una condizione di semischiavitù ed erano privi di diritti; Perieci (artigiani e commercianti), liberi ma privi di diritti politici. La polis era governata secondo una costituzione aristocratica e oligarchica (elaborata verso la fine del VII secolo a.C.), in cui l organismo più importante era il consiglio degli anziani. Mentre gli Spartiati dall infanzia alla maturità vivevano come soldati sempre in servizio, le donne conducevano una vita libera e autonoma e a loro spettava il compito della gestione della famiglia e soprattutto del suo patrimonio. Atene sorgeva nell Attica, una regione affac- ciata sul mare e favorevole all agricoltura. Verso il VII secolo a.C. anche qui si passò dalla monarchia a una costituzione aristocratica, in cui il governo era in mano alle famiglie più ricche e no- 7 bili. Il demos, tuttavia, si oppose a questo sistema che ostacolava sia i nuovi ceti medi di mercanti e armatori, sia i contadini più poveri che rischiavano la schiavitù per debiti. Inoltre, con il combattimento oplitico, che esaltava i fanti rispetto ai cavalieri, la nuova classe media pretendeva maggior peso politico. Il demos ottenne dall arconte Dracone che le leggi venissero scritte. Dopo numerosi scontri, aristocratici e demos decisero di affidare a Solone, uomo stimato da tutti, la stesura di una nuova costituzione: la schiavitù per debiti fu cancellata, le cariche vennero assegnate in base alla ricchezza e non più solo alla nobiltà (costituzione timocratica). Le tensioni non si placarono e così, dopo il pe- riodo della tirannide di Pisistrato, nel 508 a.C. Clistene scrisse una nuova costituzione, questa volta democratica: con un complesso sistema elettorale e di nomine a sorteggio, tutti i cittadini ebbero lo stesso peso politico. Ad Atene, i cittadini che godevano dei diritti politici erano una minoranza: uomini adulti, liberi e figli di genitori ateniesi. Rimanevano esclusi le donne, gli stranieri (meteci) e gli schiavi. Insomma, la democrazia ateniese era riservata a un sesto circa degli abitanti della città.