09 Storia biennio V1.qxp_Layout 1 12/01/24 11:53 Pagina 268 268 9. Roma da monarchia a repubblica ROMA CONQUISTA LA PENISOLA IN SINTESI Dal X secolo a.C., nel Lazio, si insediarono diversi popoli indoeuropei (Equi, Volsci, Ernici e Latini), dediti all agricoltura e alla pastorizia. Parlavano la stessa lingua e avevano culti comuni. Il villaggio principale si trovava sul Palatino, lungo il Tevere. Qui, secondo gli antichi Romani, Romolo fondò la città di Roma nel 753 a.C. Roma dominava i villaggi vicini. Secondo la tradizione, tra il 753 a.C. e il 509 a.C., Roma ebbe un governo monarchico, nel quale si succedettero sette re. I re etruschi realizzarono grandi opere architettoniche. Più famiglie discendenti da un antenato comune costituivano una gens. Le gentes formavano la classe dei patrizi, gli aristocratici. La maggioranza della popolazione era costituita dai plebei, con diritti politici e civili limitati. Non tutti i plebei, quindi, erano poveri. Il senato era l istituzione principale, formato dai principali capifamiglia patrizi. C erano poi le assemblee popolari. I comizi centuriati erano l assemblea principale, dominata dai più ricchi. Per favorire l arrivo di mercanti e artigiani e sviluppare il commercio, i re etruschi fecero alcune concessioni alla plebe, malviste dalle famiglie latine originarie e aristocratiche che guidarono la rivolta per scacciare l ultimo re etrusco. 13 Cacciati i re, i patrizi instaurarono la repubblica, con cariche pubbliche elettive. Con il sistema di voto in uso nei comizi centuriati, le cariche principali erano però sempre assegnate ai patrizi. Le cariche pubbliche erano dette magistrature. I due consoli erano i magistrati principali e governavano la città. Le altre cariche erano: questori, pretori, censori ed edili. Le cariche erano elettive, annuali e collegiali. Ciascun magistrato aveva infatti un collega con diritto di veto, cioè con il potere di bloccare le sue decisioni. Dopo aver combattuto contro Latini ed Etruschi, i plebei domandarono maggiori diritti politici e giuridici. Dopo la secessione sul colle Aventino, nel 494 a.C., ottennero l istituzione dei tribuni della plebe, con diritti di veto e di aiuto, cioè di impedire decisioni svantaggiose per la plebe. Nel 450 a.C. ottennero leggi scritte che erano raccolte in XII tavole in bronzo. Nel 367 a.C., con le leggi Licinie Sestie, i plebei ottennero l accesso al consolato. Le nuove leggi sancivano, inoltre, l obbligo di spartire anche tra i plebei le terre conquistate in guerra. La società romana si fondava sui valori di una società agricola: lavoro duro e parsimonia. Era molto importante il valore mostrato in guerra, che permetteva di accedere alle magistrature. Sono questi i valori della virtus romana. La società romana si fondava sulla famiglia: il pater familias era l autorità assoluta. La religione romana era politeistica, sociale e politica fondata sulla ritualità. I sacerdoti erano magistrati eletti. Accoglievano gli dèi di ogni popolo assoggettato, che a sua volta accettava le divinità romane: si favorivano così la pace e il riconoscimento dell autorità romana.