Per l’amministrazione di comunità così complesse si rendono necessarie nuove forme di governo che in una prima fase prevedono il potere in mano a un ristretto gruppo di persone, come l’oligarchia (dal greco olígoi – pochi – e árcho – comandare).
Contemporaneamente allo sviluppo delle póleis, a partire dall’VIII secolo a.C. vengono intensamente ripresi i rapporti commerciali con l’Oriente che implicano, grazie ai contatti con i Fenici, anche il ritorno della scrittura. L’alfabeto greco, infatti, deriva proprio da quello fenicio e consiste in una scrittura composta da sole consonanti con l’inserimento di alcuni segni a fungere da vocali. è da qui che convenzionalmente si fa partire l’epoca arcaica.
Questo ritrovato ordine politico, sociale ed economico permette la nascita di centri urbani, che saranno il contesto ideale per la fioritura della civiltà e dell’arte greca.

LA NASCITA DI UN’IDENTITÀ COMUNE

La formazio­ne di una lingua e di una scrittura comuni contribuisce fortemente alla nascita di un’identità collettiva tra le varie póleis, nonostante esse siano autonome e autosufficienti nonché spesso in lotta tra loro. Il sistema sociale delle città-stato ruota, inoltre, attorno a una religione politeista condivisa, incentrata su un pantheon costituito da divinità antropomorfe che si credeva risiedessero sul Monte Olimpo e fossero guidate dal padre degli dèi, Zeus. Allo stesso tempo si sviluppa anche un substrato mitologico, come dimostrano i già citati poemi omerici e successivamente i numerosi miti sulla nascita del cosmo (cosmogonia), degli dèi (teogonia) e sulle gesta di eroi e semidei, spesso legati a storie di fondazione delle città. Il mito diventa così un fattore imprescindibile nella cultura greca, che dalla letteratura si riflette necessariamente nella produzione artistica come dimostrano le iconografie di rilievi e pitture vascolari (1).

Exekias, Anfora con suicidio di Aiace – Anfora attica a figure nere con due anse laterali e corpo arrotondato. La scena raffigurata mostra Aiace accovacciato mentre pianta la propria spada nel terreno, con il capo chino e un’espressione concentrata. Sullo sfondo compaiono elementi stilizzati, tra cui un albero e uno scudo decorato con un emblema. Nella parte superiore, una fascia ornamentale con motivi floreali decora la superficie del vaso.
1. Exekias, Anfora con suicidio di Aiace, VI sec. a.C., ceramica attica a figure nere, h 61 cm. Château-Musée de Boulogne-sur-Mer.