Dall'altro lato del cratere sono raffigurati Eracle e altri eroi a riposo al cospetto di Atena; qui la spazialità della scena è accentuata dal sovrapporsi dei vari personaggi. Di ognuno colpiscono la calma e l’isolamento, che possono essere interpretati come un richiamo alla profondità espressiva tipica delle figure di Polignoto.

Tomba del Tuffatore

Nei pressi di Poseidonia (Paestum), in una piccola necropoli del VI-V secolo a.C., nel 1968 venne rinvenuta una sepoltura a cassa formata da lastre di calcare affrescate all’interno (115), risalente al 480-470 a.C. Nonostante lo stile corrente, ancora vicino a quello severo per la resa rigida dei corpi e dei movimenti, gli affreschi qui conservati rappresentano un esempio significativo della grande pittura greca andata purtroppo perduta.

Ricostruzione della Tomba del Tuffatore. Illustrazione tridimensionale della tomba dipinta, con il coperchio sollevato per mostrare l’interno. Sul coperchio, una scena raffigura un giovane che si tuffa in un corso d’acqua, incorniciata da decorazioni con alberi stilizzati. Le pareti interne presentano affreschi con figure sdraiate su letti conviviali, intente a banchettare e brindare, mentre un servitore si avvicina con una brocca. La struttura della tomba è rettangolare, scavata nel terreno, circondata da erba verde.
115. Ricostruzione della Tomba del Tuffatore.

Sui due lati lunghi della tomba è raffigurata una scena di simposio (116) (dal greco syn – insieme – e píno – bere), momento in cui i partecipanti al banchetto si dedicano ai canti e al bere, in questo caso in onore del defunto. Le figure sono sdraiate sulle klínai (in greco “letti”) e ognuna è impegnata in un’azione distinta dalle altre, accentuando con i gesti la convivialità del momento. I personaggi sono tutti uomini, rappresentati di profilo, a petto nudo e con corone di ulivo in testa, mentre discutono, suonano e bevono con la kylix in mano.

Tomba del Tuffatore, lastra con suonatori e commensali. Affresco su lastra rettangolare raffigurante una scena di simposio. Su letti conviviali rivestiti di stoffe colorate, uomini a torso nudo con corone di ulivo in testa, bevono e suonano strumenti musicali. Alcuni sollevano coppe in segno di brindisi, mentre altri interagiscono tra loro con gesti vivaci. Sotto i letti sono visibili piccoli tavolini. La parte inferiore della pittura è rovinata, ma le figure mantengono vivacità nei colori e nei dettagli.
116. Tomba del Tuffatore, lastra con suonatori e commensali, 480-470 a.C., affresco, 98x194 cm. Paestum, Museo Archeologico Nazionale.

La scena più celebre, da cui prende nome la tomba, si trova all’interno della lastra di copertura (117) e raffigura un giovane, probabilmente il defunto, mentre si tuffa simbolicamente dal mondo terreno nell’oltretomba. Il pannello è incorniciato da una linea rossa continua che raccorda quattro palmette disposte agli angoli e ha uno sfondo bianco che fa risaltare i pochi dettagli rappresentati. La struttura a blocchi sulla destra, una sorta di trampolino, rappresenta il mondo terreno da cui il defunto si lancia nel mare, metafora dell’aldilà, la cui superficie increspata è resa con linee ondulate. Due alberi isolati punteggiano la scena alle spalle del tuffatore e a lato dello specchio d’acqua.

Tomba del Tuffatore, lastra di copertura con tuffatore. Affresco su lastra rettangolare raffigurante un giovane tuffatore in posizione diagonale, con il corpo teso e le braccia protese in avanti. Il tuffo avviene da una struttura a pilastri stilizzata, verso un corso d'acqua rappresentato in basso. Ai lati, due alberi dai rami sottili incorniciano la scena. L'affresco è delimitato da una cornice decorativa con motivi vegetali e volute angolari. Lo sfondo è chiaro, mettendo in risalto la figura del tuffatore dipinta in rosso.
117. Tomba del Tuffatore, lastra di copertura con tuffatore, 480-470 a.C., affresco, 98x194 cm. Paestum, Museo Archeologico Nazionale.