LEGGERE E INTERPRETARE LE FONTI
L’ordine corinzio
6. Leggi il brano tratto dal De architectura di Vitruvio e rispondi alle domande.
Il terzo stile, definito corinzio, imita la bellezza della figura delle fanciulle, che per la loro tenera età hanno membra così sottili da prestarsi ad aggraziati effetti ornamentali. C’è una tradizione sull’origine di questo capitello. Una fanciulla di Corinto, ormai in età da marito, morì per una malattia. Dopo il funerale la sua nutrice raccolse tutti gli oggetti che le erano stati più cari in un canestro che depose sopra la tomba, coprendolo con una tegola affinché quei ninnoli durassero più a lungo lì all’aperto. Il canestro fu casualmente posato sopra una radice di acanto. Questa, schiacciata sotto il suo peso, all’inizio di primavera produsse foglie e viticci, che crescendo lungo i fianchi del canestro furono costretti dagli angoli sporgenti della tegola a piegare la parte più alta delle loro fronde in forma di volute. Callimaco – colui che gli Ateniesi chiamarono “Catatechnos” per la raffinata eleganza con cui sapeva scolpire il marmo – passando nei pressi di quella tomba, notò quel canestro circondato da tenere fronde. Fu attratto dall’originalità di quella composizione e pensò di riprodurla sui capitelli delle colonne a Corinto, determinandone le proporzioni. Così nacque l’ordine corinzio, i cui canoni furono allora fissati ad opera di Callimaco.
a. Che cosa imita l’ordine corinzio, secondo Vitruvio?
b. Quale tradizione si cela sull’origine del capitello corinzio?
c. Perché Callimaco era chiamato Catatechnos dagli Ateniesi?
d. Dove e quando si diffonde l’ordine corinzio? Riporta l’esempio di un tempio realizzato con questo ordine architettonico.