Verifica delle competenze IL RINASCIMENTO MATURO MAPPA su myDbook.it ORGANIZZARE LE INFORMAZIONI Modi cabile in PowerPoint 1. Ascolta l audioripasso, poi prova a organizzare un esposizione orale dei punti chiave dell unit seguendo la mappa concettuale. Ricorda che puoi modi care e personalizzare questa mappa utilizzando la versione in PowerPoint. AUDIO RIPASSO TEST INTERATTIVO LA MANIERA MODERNA (1480-1530) De nizione coniata da Giorgio Vasari per indicare un arte basata sullo studio dell Antico e capace di superarlo. LA TRADIZIONE DEL DISEGNO Diffusa nell Italia centrale, utilizza il disegno come fase preparatoria dell opera e studio dell Antico. Supera la visione prospettica del 400, raggiungendo naturalezza nella rappresentazione delle gure e morbidezza nell uso del colore. LEONARDO DA VINCI (1452 1519) Il disegno e la pittura sono strumenti di studio della realt , basato sull osservazione della natura. Attraverso i volti e i gesti delle sue gure rappresenta i moti dell animo (Adorazione dei Magi, 1481-82; Ultima cena, 1493/94-1497/98). Con la prospettiva aerea rappresenta lo spazio superando la prospettiva geometrica (Vergine delle Rocce, 1483-86 ca.). Anche grazie alla tecnica dello sfumato rivoluziona il genere del ritratto (La Gioconda, 1503-19). DONATO BRAMANTE (1444 1514) RAFFAELLO SANZIO (1483 1520) MICHELANGELO BUONARROTI (1475 1564) Dimostra una profonda conoscenza della luce e delle costruzioni prospettiche illusionistiche (Cristo alla colonna, 1480-90; Chiesa di Santa Maria presso San Satiro, 1480-82). A Roma partecipa al progetto di ricostruzione della citt voluto da papa Giulio II (Basilica di San Pietro, dal 1505; Cortile del Belvedere, dal 1504; Tempietto di San Pietro in Montorio, dal 1502). Fin dalle prime opere esprime i princ pi classici di ordine, proporzione e naturalismo (Sposalizio della Vergine, 1504). Nel tempo le gure assumono movimenti pi dinamici e maggiore espressivit (Pala Baglioni, 1507). Dallo studio dei moti dell animo di Leonardo e delle possenti volumetrie di Michelangelo (Stanze Vaticane, 1509-17), realizza un pieno equilibrio tra il contenuto spirituale e l utilizzo della luce e dei colori (Madonna Sistina, 1512-13). Reinterpreta le tradizioni classica e quattrocentesca: il corpo come specchio della bellezza divina (David, 1501-04). Attento ai dettagli anatomici, crea gure dalle forme energiche e serpentinate (Tondo Doni, 1504-07), che esprimono una visione eroica dell uomo (Volta della Cappella Sistina, 1508-12). Nella scultura concepisce il marmo come una materia in cui liberare una forma gi preesistente (Prigione barbuto, 1519-34). Le sue architetture sono monumentali e scenogra che (Biblioteca Laurenziana, Piazza del Campidoglio, Basilica di San Pietro). Interprete del Rinascimento, in et matura d espressione alla sua crisi (Giudizio Universale, 1536-41; Piet Rondanini, 1552-64). LA TRADIZIONE DEL COLORE A Venezia si sviluppa una pittura priva di disegno, costruita solo attraverso stesure sovrapposte di colore e sfumature (pittura tonale). Al profondo interesse per la natura e il paesaggio, aggiunge contenuti di valore simbolico. GIORGIONE DA CASTELFRANCO (1478 1510) Maestro della pittura tonale, immerge le gure nel paesaggio e dona alle sue rappresentazioni signi cati allegorici di difficile interpretazione (Pala di Castelfranco, 1503-05; La tempesta, 1506-08; I tre loso , 1508). Negli ultimi anni le opere sono caratterizzate da un inedito realismo (La vecchia, 1508-10; Venere dormiente, 1507-10). TIZIANO VECELLIO (1488/90 1576) LORENZO LOTTO (1480 1556) CORREGGIO (1489 1534) Usa la pittura tonale ma con una rappresentazione pi plastica delle gure, che emergono dallo sfondo (Amor sacro e Amor profano, 1514-15). Rinnova l iconogra a delle pale d altare grazie all uso sapiente della luce, del colore ( rosso Tiziano ) e della composizione (Pala dell Assunta, 1516-18; Pala Pesaro, 1519-26). Lavora per la corte estense e diventa il primo pittore della corte asburgica (Ritratto di Carlo V, 1533). Produce opere di carattere erotico (Venere di Urbino, 1538) e negli ultimi anni accentua gli aspetti drammatici in quelle a carattere religioso (Deposizione di Cristo, 1575-76). Fonde l esperienza veneziana del colore, il realismo ammingo e l indagine psicologica di Antonello da Messina per realizzare gure sacre umanamente vicine (Annunciazione, 1534) e ritratti estremamente intensi (Ritratto di giovane gentiluomo, 1530 ca.). Grazie alla costruzione ardita della prospettiva crea capolavori di illusione, dove architettura e pittura si confondono (volta della Camera della Badessa, 1519 ca.; Assunzione della Vergine, 1526-30). Composizioni asimmetriche, sfumature cromatiche e sapiente uso della luce sono alla base di gure emotivamente intense (Adorazione dei pastori, 1528-30). I PITTORI D OLTRALPE A VENEZIA A Venezia, vivace centro di scambi commerciali e intellettuali, sono presenti artisti stranieri che avviano un pro cuo dialogo tra Rinascimento italiano e arte nordica. HIERONYMUS BOSCH (1453 1516) ALBRECHT D RER (1471 1528) Crea visionarie composizioni popolate da creature fantastiche e mostruose per mettere in scena l allegoria della condizione umana (Trittico del Giardino delle delizie, 1490-1500). Coniuga il realismo nordico con il classicismo italiano (Festa del Rosario, 1506). Nelle incisioni rappresenta le profonde inquietudini del suo tempo (Melancholia I, 1513-14) e dell essere umano, come testimoniano anche numerosi autoritratti. 263