CON VER GENZE di Jacopo Veneziani ESSERE DONNA E ARTISTA 1615 / Clara Peeters Per secoli, essere donna e artista ha significato non solo affrontare colossali discriminazioni di genere ma anche vedere le proprie opere relegate ai margini della storia dell arte. Avete mai sentito parlare di Plautilla Nelli, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Michaelina Wautier, Maria Schalcken o Luisa Rold n? Probabilmente no, perch , fino a pochi decenni fa, la prospettiva dominante degli studiosi maschi ha spesso messo in secondo piano o addirittura ignorato il contributo delle donne artiste. Cos , ci sono voluti quasi duecento anni prima che il Museo del Prado di Madrid dedicasse una mostra monografica a una di loro. Accadde nel 2016, quando questa importante istituzione spagnola decise di far conoscere al mondo l arte di Clara Peeters (ca. 1580/90-1621), una pittrice fiamminga di cui mancando documenti che ci permettano di ripercorrerne la vita ignoriamo ancora moltissimo. Sappiamo quando nacque (tra la fine degli anni Ottanta e l inizio degli anni Novanta del Cinquecento), dove lavor , ad Anversa nell attuale Belgio, una citt che a inizio Seicento esportava migliaia di dipinti in tutta Europa, e fino a quando dipinse, la sua ultima opera conosciuta datata 1621. Sappiamo anche quali soggetti prediligeva dipingere: le nature morte, provandosi in un genere pittorico che avr fortuna nel Seicento. A dire il vero, la rappresentazione di oggetti della vita quotidiana si riscontra gi in mosaici e affreschi dell antichit greca e romana, ma dopo essere stata relegata per secoli ai margini di un soggetto principale torn ad avere un ruolo da protagonista in opere d arte indipendenti soltanto nell Europa moderna. Sembrava, allora, il genere ideale per le aspiranti pittrici. La morale del tempo vietava infatti alle donne lo studio dell anatomia umana fondamentale nella formazione di qualsiasi artista perch richiedeva ore e ore a osservare e disegnare modelli nudi! Scandaloso! Una mela, una caraffa o un pezzo di formaggio erano decisamente pi innocui! Fu cos che artiste come le italiane Fede Galizia e Giovanna Garzoni, la francese Louise Moillon, la tedesca Maria Sibylla Merian e le olandesi Maria van Oosterwijck e Rachel Ruysch si specializzarono nella rappresentazione di oggetti inanimati. Appese al muro per accogliere gli ospiti o regalate a un amico, queste immagini erano innanzitutto un segno di accoglienza. Non c nulla di meglio di un cibo senza data di scadenza, con zero 336 UNITÀ 4 calorie e gustosissimo! Nella sua Natura morta con formaggi, mandorle e pretzel, Clara Peeters raggruppa stoviglie e pietanze che al tempo avremmo trovato soltanto nelle case pi abbienti: un piatto di porcellana cinese dipinto con lapislazzuli, un calice in stile veneziano con coperchio, un prezioso coltello d argento sul manico del quale l artista ha apposto la propria firma e poi ancora uva, fichi, mandorle giunte fino in Belgio attraverso il Mar Mediterraneo, una soffice pagnotta di grano ben lievitata assai diversa dal pane di segale denso e grezzo consumato dai contadini e una selezione di formaggi fiamminghi. Su uno dei quali distinguiamo addirittura il marchio rotondo lasciato impresso sulla crosta dal produttore!