PANORAMA ARTISTICO Il Seicento in Europa TRA NATURALISMO E BAROCCO X Il rafforzamento delle monarchie europee, soprattutto Francia e Spagna, determina un particolare sviluppo artistico nelle capitali e nelle sedi scelte dalle corti, dove si concentrano committenze e artisti. Gli stretti rapporti diplomatici, politici ed economici con la Santa Sede favoriscono scambi e relazioni culturali. La citt papale richiama anche pittori stranieri, che considerano il viaggio nel Bel Paese una concreta opportunit di aggiornarsi sulla grande tradizione veneta e romana del Cinquecento, e trovare incarichi. Questo richiamo non interessa gli artisti dei Paesi Bassi, dove la fiorentissima economia mercantile (spentasi nel 1672 per l invasione dell esercito francese) determina il sorgere di una borghesia ambiziosa, desiderosa di circondarsi di opere d arte di soggetto, formato e stile diversi dal resto d Europa. Il divieto di praticare pubblicamente qualsiasi religione spinge gli artisti a preferire iconografie profane, e soggetti realistici; per le piccole dimore nordiche, inoltre, il formato piccolo dei dipinti era preferibile. Tutto questo determina il nascere di nuovi linguaggi indipendenti. LE FIANDRE X La produzione di quadri religiosi promossa in questo territorio e il grande legame con l impero favoriscono un attivit in linea con l arte barocca italiana, che si manifesta in particolare con Pieter Paul Rubens e Antoon van Dyck, ambedue di Anversa e presenti in quasi tutte le corti d Europa. La loro una pittura fastosa e scenografica, in particolare quella di Rubens che, in Italia dal 1600, aveva precocemente sub to il fascino del colore dell arte veneta e di Correggio, dando vita a una pittura innovativa e libera dalle regole accademiche, che aveva promosso l avvio del Barocco. L OLANDA X Nei Paesi Bassi del Nord, si diffonde un arte laica adatta al linguaggio della ricca societ borghese, caratterizzata da realismo e capacit di esprimere le nuove scoperte scientifiche nel campo della percezione visiva. Rembrandt e Vermeer promuovono una pittura lontana dalla solennit barocca, alla ricerca di una rappresentazione della realt colta con verit , priva di orpelli e soprattutto essenziale, concentrata non tanto sugli aspetti narrativi, quanto sui significati pi profondi e universali. La lattaia di Vermeer (84), forse il primo capolavoro della sua straordinaria ricerca pittorica, un soggetto della quotidianit domestica olandese presentato con una netta precisione ottica, probabilmente con l aiuto di una delle prime camere oscure. La luce che avvolge la lattaia, di cui l artista coglie le minime sfumature, insieme all atmosfera di raccoglimento e alla pochezza della povera parete sgretolata del fon- S 84. Jan Vermeer, La lattaia, 1658-59 ca., olio su tela, 45,4x40,6 cm. Amsterdam, R ksmuseum. do, danno un senso eterno e poetico al gesto della donna di dedicarsi generosamente alla casa. Una realt molto diversa da quella di Caravaggio, senza teatralit , senza simbologia religiosa e senza il riflesso del drammatico io interiore dell artista. LA SPAGNA X La Spagna continua a essere uno dei Paesi pi potenti d Europa, per quanto con la morte di Flippo II nel 1592 viva una crisi politica ed economica. I domini sull Italia favoriscono la precoce conoscenza di Caravaggio, mentre l apprendimento della pittura di colore veneziana diffuso fin dal XVI secolo grazie alla presenza presso la corte asburgica di numerose opere di Tiziano. Il momento di massimo splendore artistico il periodo del dominio di Filippo IV, re dal 1621 al 1665, sotto il quale si sviluppa il Siglo de Oro (il Secolo d oro) con Zurbar n, Murillo e Vel zquez, connessi al realismo di Caravaggio e dotati di un espressivit particolarmente emozionale. LA FRANCIA X Intanto in Francia il carattere stilistico preponderante rimane fortemente classicista. Nella seconda met del Seicento Luigi XIV, re dal 1661 al 1714, diffonde un gusto classicheggiante, magniloquente e pomposo, grazie a un ferreo controllo da parte dello Stato su tutte le arti. Il vero trionfo della corte francese si concretizza nell organizzazione della fastosa sede del castello di Versailles, destinato a diventare il modello delle grandi corti d Europa. IL SEICENTO 415