PANORAMA ARTISTICO I macchiaioli DIPINGERE A MACCHIE X Il temine macchiaioli viene inizialmente usato con una connotazione negativa in un articolo della Gazzetta del popolo del 1862 che commenta alcuni paesaggi presentati alla prima Esposizione nazionale di Firenze (1861): i colori contrapposti in maniera netta, senza una precisa delimitazione delle forme, sembrano macchie in quadri non finiti. Da qualche anno Firenze il centro di un modo di dipingere nuovo per l Italia, che si sviluppa per un ventennio dalla seconda met degli anni Cinquanta in poi, raccogliendo non soltanto pittori toscani: oltre a Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, che anche il teorico del gruppo, e Adriano Cecioni, ci sono il romagnolo Silvestro Lega, il romano Giovanni Costa, il napoletano Giuseppe Abbati. Nei loro lavori, le forme perdono i dettagli in una stesura dove il contrasto dei colori pi chiari con quelli pi scuri riproduce la luminosit atmosferica che l occhio riesce a percepire. Il colore diventa colore-luce. Le ombre sono ottenute con l accostamento di toni diversi dello stesso colore e non aggiungendo del nero come da tradizione scolastica, con la quale rottura. applicazione di una tecnica basata solo su accostamenti cromatici nel piccolo Interno del chiostro di Santa Croce (43). Le accomuna, nonostante la diversit di modi, l intenzione verista di creare una rappresentazione non idealizzata di frammenti di realt . IL REALISMO IN ITALIA X Bench non si misurino con i soggetti di grande respiro e di contenuto eversivo dei francesi Daumier e Courbet, i macchiaioli ne condividono le istanze di verit , rappresentando il punto di partenza del Realismo italiano in coincidenza storica con il Risorgimento e l Unit del Paese. La loro immediatezza di visione trova applicazione in soggetti trattati senza enfasi, molto lontani da tematiche e modi della pittura accademica: oltre ai paesaggi dipinti dal vero, dipingono frammenti di vita quotidiana, spesso riguardanti il mondo contadino, colti all istante. Le opere di Nino Costa (1826-1903) e Giuseppe Abbati (1836-1868) esemplificano rispettivamente le anticipazioni della pittura a macchia in un opera come Donne che imbarcano legna ad Anzio (42), in cui ancora si sente il disegno, e la piena MODELLI E IDEALI X A questa scoperta del vero concorrono influenze francesi Corot e i pittori di Barbizon, in particolare ma in qualche misura anche la prima diffusione della fotografia grazie all attivit , a Firenze gi dai primi anni Cinquanta, del laboratorio fotografico Alinari: il carattere autentico, immediato ed estemporaneo di taluni scatti fotografici propone tagli e inquadrature affini alla ricerca di spontaneit dei macchiaioli, documentata dal quadro di Abbati. A tenere insieme il gruppo sono anche gli ideali patriottici risorgimentali: Fattori partecipa ai moti del 1848-49, Costa alla difesa della Repubblica romana, Lega combatte nella Seconda guerra d indipendenza e Abbati, volontario garibaldino, perde un occhio nella battaglia del Volturno contro l esercito borbonico. W 42. Nino Costa, Donne che imbarcano legna ad Anzio, 1852, olio su tela, 73x147 cm. Roma, Galleria Nazionale d Arte Moderna. VIDEO I macchiaioli S 43. Giuseppe Abbati, Interno del chiostro di Santa Croce, 1861-62, olio su cartone, 19,3x25,2 cm. Firenze, Palazzo Pitti, Galleria d Arte Moderna. L ETÀ DEL REALISMO 117