CA cazion e CIVI EDUCAZIONE CIVICA CO S T I T U Z I O N E I L S E C O N D O D O P O G U E R R A LA T U T E LA D E L PAT R I M O N I O A R I S T I CO Edu Elementi di legislazione italiana dei beni culturali Dal Rinascimento a oggi la tutela dei beni storico-artistici si concretizzata attraverso una normativa sempre pi de nita, ovvero con una serie di leggi che hanno lo scopo di preservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale, considerato una risorsa e una ricchezza per tutta la collettivit e per le generazioni future. Nelle sezioni precedenti abbiamo raccontato come, dai primi provvedimenti dello Stato della Chiesa no al XIX secolo, la tutela dei beni e l individuazione dei soggetti a essa preposti si siano evoluti a seconda dei diversi contesti storici. Qui il racconto prosegue attraverso le principali tappe legislative dalla ne degli anni Trenta del XX secolo ai nostri giorni. 1939 LEGGE BOT TAI Nello stesso anno il ministro Bottai dispose l aumento del La legge n. 1089 del 1939 sulla Tutela delle cose di interesnumero delle Soprintendenze (gli organi del Ministero prese artistico e storico, nota come Legge Bottai dal nome posti alla tutela dei beni culturali e paesaggistici) e la creadel ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Bottai che zione dell Istituto centrale per il restauro (ICR). Inoltre, rela fece approvare, la prima legge organica sulla proteziogol le norme relative ai ritrovamenti archeologici. ne dei beni storico-artistici-archeologici, delle «bellezze paesistiche». Il testo stabiliva per la prima volta la de nizione di bene culturale, con una connotazione materiale di cose , 1948 immobili e mobili, la cui caratteristica principale consiste ARTICOLO 9 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA nella loro unicit e originalit , e afferma il diritto di godiL articolo 9 della Costituzione Italiana, promulgata nel 1948, mento pubblico di questo tipo di beni. recita: La legge, inoltre, prevedeva il divieto di esportazione di alcuni beni e il regime di vincolo. Quest ultimo una restrizioLa Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ne del diritto di propriet , per cui il proprietario di un bene ricerca scienti ca e tecnica. artistico di qualunque natura ed epoca (una ceramica etruTutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico sca ritrovata in giardino, un palazzo dell Ottocento ereditato della nazione. o un quadro di un artista contemporaneo acquistato all aTutela l ambiente, la biodiversit e gli ecosistemi, ansta ) deve richiedere autorizzazioni speci che per qualunche nell interesse delle future generazioni. La legge que intervento che voglia effettuare sul proprio bene. Se si dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli tratta di un bene mobile , questo non pu uscire dall Italia animali. se non per mostre, previa autorizzazione ministeriale, e, in caso di vendita, lo Stato ha diritto di prelazione (cio acL ultimo comma, aggiunto nel 2022, va a completare l artiquirente privilegiato). colo che appartiene ai 12 princ pi fondamentali della nostra Costituzione, ovvero quelli che costituiscono e de niscono l identit della Repubblica italiana ed enunciano i nostri diritti e doveri di cittadini. Se contestualizziamo questo articolo 9, esso colpisce sicuramente per la sua modernit . Nel 1948, infatti, l Italia stava ricostruendo la propria identit nazionale dopo la devastazione della Seconda guerra mondiale e il livello di analfabetismo era altissimo (coinvolgeva almeno 6 milioni di cittadini). Inserire la tutela del patrimonio culturale, paesaggistico e faunistico tra i princ pi fondamentali della Costituzione rappresentava un atto di grande signi cato, volto a valorizzare e proteggere le radici storiche e culturali della nazione e a investire su cultura e progresso come strumento di emancipazione e di rinascita socio-economica. W Un gruppo di manifestanti con uno striscione che riporta il testo dell articolo 9 della Costituzione. 546 EDUCAZIONE CIVICA