PERCHÉ DEVI LEGGERLO

Non è facile far ridere. Per esempio, quando si racconta una barzelletta bisogna scegliere un soggetto che venga capito da chi ci sta davanti... e poi bisogna possedere una buona capacità affabulatoria!
David Sedaris, l’autore di questo racconto, cerca di strapparci una risata scegliendo di mettersi in una posizione di inferiorità (e ridicolo) rispetto a noi: sta imparando una lingua e si sente, in qualche modo, sciocco e inadatto. Far funzionare il connubio fra autobiografia e umorismo è complesso: per prima cosa, le vite raccontate devono avere qualcosa di interessante per attrarre l’attenzione del lettore; inoltre, l’autore deve giocare su alcuni stereotipi, su luoghi comuni, su esagerazioni, infischiandosi del “politicamente corretto” e scherzando dunque anche su argomenti sensibili per alcune persone.
Il risultato, di fatto, ci permette di rivivere attraverso la lettura un’esperienza che forse è capitata a tutti: quella di trovarsi nella situazione di non poter più dare per scontato ciò che si sapeva. Perfino l’alfabeto, per il protagonista, diventa un mistero da esplorare! È interessante l’effetto che questa narrazione ha su di noi: ci sentiamo rappresentati da personaggi con una vita “imperfetta”, in cui errori e inadeguatezze sono all’ordine del giorno. Quando, durante un’intervista, il noto conduttore televisivo americano David Letterman gli chiese se parlava francese, Sedaris rispose: «Sì, come Yoda!», alludendo al famoso personaggio di Guerre stellari e al suo bizzarro modo di esprimersi.

STRATEGIE DI LETTURA

4 STILE
IL PUZZLE DELLA STORIA

p. 41

6 ELEMENTI CHIAVE
IO RACCONTO
p. 44

1 TRAMA
PIÙ DI UN RIASSUNTO!
p. 36

PERCHÉ LO HA SCRITTO

David Sedaris è un umorista americano: i suoi racconti feroci e dissacranti della realtà quotidiana sono molto amati dai suoi lettori statunitensi. La sua comicità nasce proprio da questo: dalla capacità di mettere in ridicolo i comportamenti e le abitudini dei suoi contemporanei, a partire dalle loro debolezze. È significativo, da questo punto di vista, il modo in cui è arrivato al successo: grazie al racconto, in radio, delle sue disavventure come figurante nei panni di un elfo di Babbo Natale, confluite poi in Holidays on ice (uscito in Italia nel 2003). In seguito ha pubblicato varie raccolte di racconti: in una di queste narra del suo trasferimento con Hugh, il suo compagno, in Francia, terra che ha scelto – stando alle sue parole – per la minore rigidità riguardo al fumo. David, infatti, è un fumatore incallito, e mette proprio le sigarette al centro di una delle sue opere (Diario di un fumatore, pubblicato in Italia nel 2007), in un resoconto a metà tra autobiografia e finzione.
Nel racconto Me parlare bello un giorno si mette in gioco raccontando il suo rapporto con l’apprendimento di una lingua straniera, particolarmente travagliato per David, e dunque rilevante, anche perché da piccolo – come dice lui stesso in un altro racconto, Forza Carolina – ha avuto difficoltà di linguaggio. La satira e l’ironia in questo caso non sono rivolte verso la società, ma verso sé e i suoi compagni di studi: un modo diverso dal solito per riflettere sui propri limiti e sulle proprie passioni.

L'immagine presenta un collage surrealista e umoristico. In alto, un volto femminile con un'espressione arrabbiata domina la scena. Sul lato sinistro, una parte della Torre Eiffel è inclinata, creando un effetto drammatico. In basso, un uomo in preda al panico alza le mani, mentre una baguette gigante gli copre gli occhi, aggiungendo un elemento ironico e surreale. Lo sfondo è caratterizzato da motivi astratti blu e viola e scritte frammentate che creano un'atmosfera caotica. L'intera composizione suggerisce un senso di disordine e umorismo visivo.