Proviamo ora a identificare il lessico delle emozioni nel brano di Pitzorno. Nel finale, l’autrice paragona la propria esperienza di lettura a quella di nonna Peppina. Sono poche le parole del campo semantico delle emozioni: si fa notare, tuttavia, la ripetizione di parole molto simili in riferimento all’opera di Grazia Deledda:
Leggevo avidamente quei romanzi, ne ero affascinata (r. 51)
e poco dopo:
Credo che questo sia capitato a molte altre scrittrici sarde, e anche a qualche scrittore, tale era la fascinazione esercitata su di noi da Grazia Deledda, come se la gloria del suo premio Nobel che tanto spesso ci veniva ricordato si riverberasse anche su di noi, imprigionandoci però in uno stile e una serie di tematiche che non ci appartenevano, che erano soltanto sue (rr. 65-70).