Forse non è un grande gioco, e non è quello che definiremmo “divertente”, ma se conosci l’inglese (non è stato tradotto) merita una prova. Tutti i videogiochi infatti si basano sul concetto di Agency: la capacità di fare delle scelte che influiscono su quello che accadrà al personaggio che compare sullo schermo. Qui il personaggio è però l’avatar, cioè il simulacro, di una persona vera: è elettrizzante metterti nei panni (e nella testa) di Connor, sapendo che esiste veramente!

