Forse non è un grande gioco, e non è quello che definiremmo “divertente”, ma se conosci l’inglese (non è stato tradotto) merita una prova. Tutti i videogiochi infatti si basano sul concetto di Agency: la capacità di fare delle scelte che influiscono su quello che accadrà al personaggio che compare sullo schermo. Qui il personaggio è però l’avatar, cioè il simulacro, di una persona vera: è elettrizzante metterti nei panni (e nella testa) di Connor, sapendo che esiste veramente!

L'immagine mostra una schermata di un videogioco in stile retrò, con grafica a pixel monocromatica in tonalità blu. La scena raffigura un’area suddivisa in più ambienti: una città stilizzata, degli alberi e delle montagne stilizzate, un aereo in volo, un’altra città. In alto, un riquadro nero contiene un testo bianco che recita: barely explored it and hadn’t done any of the touristy stuff.
Traduzione L’ho esplorato a malapena e non ho fatto nessuna delle cose turistiche.
L'immagine mostra una schermata di un videogioco in stile retrò, con grafica a pixel, con lo sfondo blu. La scena raffigura un ambiente marino: ai lati ci sono delle alghe e delle figure verdi che rappresentano la vegetazione. Al centro c’è un personaggio stilizzato con in mano una canna da pesca. Intorno a lui ci sono due pesci, un polpo, una medusa e un granchio. In alto, un riquadro nero contiene un testo bianco che recita: first project where I was actually hitting all the memory.
Traduzione Primo progetto in cui stavo effettivamente sfruttando tutta la memoria...