1 – GIOSUÈ CARDUCCI (Valdicastello, 1835 – Bologna, 1907)

Pianto antico

Tratto da Rime nuove
Data della prima pubblicazione: 1873

L’albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno
da’ bei vermigli fior,

5 nel muto orto solingo
rinverdì tutto or ora,
e giugno lo ristora
di luce e di calor.

Tu fior de la mia pianta
10 percossa e inaridita,
tu de l’inutil vita
estremo unico fior,

sei ne la terra fredda,
sei ne la terra negra
15 né il sol più ti rallegra
né ti risveglia amor.

G. Carducci, Opere - Tomo II: Poesie, a c. di Emma Giammattei, Ricciardi, Napoli 2011

UNA PAROLA PER TE

UNA PAROLA PER TE

GIUGNO Nel calendario romano era il quarto mese, e chiudeva la fila dei mesi “nominati” per lasciare il posto a un più anonimo Quintìlis. Più tardi fu dedicato a Giulio Cesare, ma era collegato anticamente a Giunone, da cui deriva il suo nome (Iùnius, da Iùno, Giunone appunto); la grande dea madre sembra riacquisire la sua funzione propria mentre osserva, con un velo di tristezza, l’albero rifiorire e portare nuova vita ai suoi frutti.