Poesia civile

I poeti e le poetesse osservano il presente e lo elaborano per raccontarlo agli altri. Attraverso l’immediatezza della parola possono aprirci opportunità di riflessione, sollecitare il nostro pensiero, fornirci strumenti per interrogarci a nostra volta con domande di senso, denunciare pregiudizi e discriminazioni.
La poesia civile, insomma, sostituisce i nostri occhi quando non sappiamo guardare e la nostra penna quando non riusciamo a decodificare la realtà in cui siamo immersi.

TESTI MODELLO

51 Alceo
Non riesco a capire la rissa dei venti p. 129

52 Bertolt Brecht
A chi esita p. 131

53 Salvatore Quasimodo
Uomo del mio tempo p. 133

54 Pier Paolo Pasolini
Gli italiani p. 135

55 Franco Arminio
L’anoressia demografica p. 138

56 Giovanni Raboni
Risanamento p. 140

57 Gianni Rodari
Il ladro di “erre” p. 142

58 Wisława Szymborska
Salmo p. 144

59 Eugenio Montale
Il sogno del prigioniero p. 147

60 Nadia Agustoni
Il rumore dei reparti p. 150

61 Fabio Pusterla
A un liceale annoiato: terzine p. 152

62 INEDITO PER TEFabio Franzin
In pie, te un tenpo che cròea p. 154

Composizione grafica che celebra l’attivismo e la partecipazione. In alto, una giovane donna con microfono parla da un podio, sullo sfondo di un muro coperto di graffiti. Al centro, sagome nere di figure che parlano al megafono sono sovrapposte a immagini di una manifestazione, dove donne di diverse età marciano e protestano. In basso, una serie di ingranaggi dorati simboleggia il lavoro collettivo, mentre dietro si intravedono volti di altri manifestanti. Lo stile è vivace, con colori accesi e ispirazione pop.

Primo Levi
Se questo è un uomo

Vittorio Sereni
Amsterdam

Amanda Gorman
The hill we climb