L’albatro
Tratto da I Fiori del male (Les Fleurs du mal)
Data della prima pubblicazione: 1861 | Lingua originale: francese
Spesso, per divertirsi, i marinai
catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
indolenti compagni di viaggio delle navi
in lieve corsa sugli abissi amari.
5 L’hanno appena posato sulla tolda
e già il re dell’azzurro, maldestro e vergognoso,
pietosamente accanto a sé strascina
come fossero remi le grandi ali bianche.
Com’è fiacco e sinistro il viaggiatore alato!
10 E comico e brutto, lui prima così bello!
Chi gli mette una pipa sotto il becco,
chi imita, zoppicando, lo storpio che volava!
Il Poeta è come lui, principe delle nubi
che sta con l’uragano e ride degli arcieri;
15 esule in terra fra gli scherni, impediscono
che cammini le sue ali di gigante.
C. Baudelaire, I Fiori del male, trad. G. Raboni, Einaudi, Torino 2014