1 – FRANCESCO PETRARCA (Arezzo, 1304 – Arquà Petrarca, 1374)

Solo et pensoso i più deserti campi

Tratto da Rerum vulgarium fragmenta, XXXV
Data della prima pubblicazione: 1373-1374

Solo et pensoso i più deserti campi
vo mesurando a tardi passi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human l’arena stampi.1

5 Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d’alegrezza spenti
di fuor si legge com’io dentro avampi:

sì ch’io mi credo omai2 che monti et piagge
10 et fiumi et selve sappian di che tempre3
sia la mia vita, ch’è celata altrui.4

Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co llui.

1. et gli occhi… stampi: e guardo con attenzione per rifuggire ogni traccia (vestigio) umana che la terra rechi impressa (stampi).
2. omai: ormai.
3. di che tempre: di che genere.
4. altrui: alle altre persone.