Lo sguardo complesso e innovativo sulla natura. Il recupero della memoria e della dolcezza del ricordo bambino. La scelta di temi universali, ampi, che ci pongono interrogativi in modo diverso. La conoscenza magistrale della tradizione poetica. La lingua esplorata anche in nuove forme. Ne è emblema Myricae, la prima raccolta poetica dell’autore che mette insieme componimenti legati soprattutto al mondo naturale, alla realtà quotidiana e più umile, per mezzo dei quali però il poeta parla anche dell’io e della realtà umana.
Tutto questo non basta a spiegare la potenza della poesia di Giovanni Pascoli, il grande padre e maestro della poesia italiana del Novecento. A lui si sono ispirati e hanno fatto riferimento poeti e poetesse; a lui possiamo guardare per comprendere che cosa sia la poesia; con lui possiamo lasciarci andare nella sobrietà della musica poetica.
TESTI MODELLO
12 Lavandare p. 283
13 X Agosto p. 285
14 L’assiuolo p. 287
15 Mare p. 290
16a Il lampo p. 292
16b Il tuono p. 292
