Alcuni dèi greci Protagonisti dei miti greci sono spesso gli dèi. La loro genealogia è piuttosto complessa: ecco quella riportata da Esiodo nella . Dal Caos primordiale hanno avuto origine Gea, la Terra, e Urano, il Cielo. Dalla loro unione si sono generati i Titani (come Promèteo, che ruba il fuoco per donarlo agli umani, o Crono, che ingoia i figli per paura di essere spodestato da uno di essi) e i Giganti. Gli dèi che però ricorrono maggiormente nei miti sono quelli che hanno sede sul monte Olimpo. Spesso infatti scendono sulla Terra e intervengono nelle vicende umane. Tra parentesi è stato inserito il corrispondente latino, anche se la sovrapposizione non è sempre perfetta. Teogonia (Giove), figlio di Crono e di Rea, è il dio del Cielo e l’unico che può scagliare le folgori. Le usa per mantenere l’ordine e garantire la giustizia. È il signore dell’Olimpo e padre di molti altri dèi e semidei. Zeus A spartirsi il potere con Zeus ci sono i fratelli (Nettuno) e (Plutone). Il primo è il dio del mare e dei terremoti, in grado di generare tempeste e di far zampillare sorgenti battendo il suo tridente. Il secondo invece è il dio che regna sui morti, signore dell’oltretomba, abitato da ombre e orribili mostri, come il cane Cerbero. Poseidone Ade (Giunione), sorella e moglie di Zeus, è la più potente divinità femminile, la “regina del Cielo”, molto capricciosa e temuta. Protegge i matrimoni e la fedeltà coniugale, eppure lei stessa è vittima delle ripetute infedeltà di Zeus. Era (Cerere), altra sorella di Zeus, è la dea delle messi e delle stagioni. La “morte” della natura durante l’autunno e l’inverno è conseguenza del grande dolore di Demetra per la sorte della figlia , rapita da Ade e poi divenuta sua sposa. La rinascita in primavera ed estate è dovuta al compromesso raggiunto con il dio dell’oltretomba, che consente a Demetra di riavere la figlia con sé per sei mesi all’anno. Demetra Persefone Zeus ha numerosi figli, elenchiamo di seguito i più significativi. (Minerva), la guerriera, è la dea della sapienza, della strategia militare e delle arti oltre che la protettrice della città di Atene. È nata dalla testa di Zeus, uscendo dal suo cranio con un grido, già adulta e armata. Ha un forte senso di giustizia, ma sa essere anche vendicativa e a volte spietata. Atena (Venere) è la dea dell’amore, custode dei misteri dell’attrazione non solo tra gli esseri umani, ma tra tutte le forme di vita dell’universo. Venerata in molti luoghi e invocata con molti nomi, è l’amante del dio Ares, moglie del dio Efesto e madre di Eros. Afrodite (Marte) è il dio della guerra considerata nei suoi aspetti più violenti e brutali (si contrappone infatti ad Atena, che ne presiede gli aspetti strategici). Ares (Vulcano) è il dio del fuoco, detentore delle tecniche e dei segreti della metallurgia. Zoppo e di brutto aspetto, è il fabbro degli dèi, in grado di forgiare magnifiche armi e splendidi oggetti. Efesto (Bacco) è il dio inventore del vino. Dona l’ebbrezza, fa dimenticare gli affanni e spinge a essere liberi, ma è anche in grado di generale follia e violenza. Dioniso è il dio delle arti, della medicina, della musica, della poesia e della divinazione. Il suo tempio a Delfi era meta di chiunque volesse conoscere il futuro. Apollo (Diana), sorella gemella di Apollo, è la dea della caccia, signora degli animali e della natura selvaggia. Vaga per i boschi accompagnata dalle ninfe ed è la protettrice della verginità, ma anche la dea invocata dalle donne durante il parto. Artemide (Mercurio) è il dio del commercio, il protettore dei viandanti e dei ladri, il messaggero degli dèi. Dotato di sandali alati e di un bastone detto caduceo, Ermes svolgeva anche il compito di psicopompo, cioè di accompagnatore delle anime dei defunti nell’oltretomba. Hermes Gli dèi greci sono antropomorfizzati, ossia rappresentati con aspetto umano. L’immaginario comune inoltre attribuiva loro gli stessi vizi e virtù dei mortali, anche se spesso i loro comportamenti e le loro reazioni erano caratterizzati dall’eccesso.