per IMMAGINI – Cantare il paesaggio: gli joike

I canti joike sono una forma d’arte nativa estremamente importante nella cultura tradizionale dei Sami, pastori mobili di renne della Scandinavia settentrionale. Si tratta di canti a melodia centrica, cioè una struttura melodica fondata su un centro tonale, per esempio la nota FA, che è suono iniziale e finale, a cui si aggiungono continue variazioni che alzano e abbassano la nota di un semitono, per esempio oscillando fra il SOL bemolle e il MI. La melodia, molto caratteristica e ripetitiva, si chiama vuolle, a cui talvolta si accompagna un testo (luotte). I canti possono essere accompagnati dal ritmo del tamburo.
Nelle parole gli joike esprimono profondi e intimi legami della comunità sami con il paesaggio, con gli elementi naturali, l’ambiente, la luce, il vento, la vastità della tundra, la vita delle renne. Anticamente erano connessi alla pratica dello sciamanismo: il ritmo del tamburo e la forma ripetitiva della melodia favorivano l’estasi sciamanica. Spesso anche oggi, quando nasce un bimbo o una bimba, i genitori compongono un breve joike e gliene fanno dono: sarà il suo joike per la vita. In genere questi joike cantano una qualità del nuovo nato, come l’allegria, l’energia, il sorriso. La cultura sami ha attuato da molti anni forme di reinvenzione creativa delle melodie tradizionali joike mescolandovi sonorità moderne, ritmi pop e strumenti elettronici. Cantanti sami molto apprezzate in Scandinavia per questa attività artistica sono Mari Boine Persen, che ha collaborato anche con Peter Gabriel, Elin Kåven e Sofia Jannok.

Sofia Jannok in posa, con le mani sui fianchi, indossa un abito nero e accessori tradizionali Sámi, tra cui una grande collana argentata decorativa e bracciali rossi con motivi geometrici. Ha i capelli biondi e lunghi, parzialmente raccolti in una piccola crocchia sulla sommità della testa. Sullo sfondo si intravedono dettagli di una marina con barche e strutture portuali.