Questo meraviglioso arcipelago è stato sconvolto da un terribile disastro naturale. Il 26 dicembre 2004, alle 18.58, a poche miglia a ovest dell’isola di Sumatra, nell’Oceano Indiano, a circa 10 chilometri sotto la crosta terrestre, si è verificato uno dei più intensi terremoti mai registrati nella storia dell’umanità: 8.9 gradi della scala Richter, pari a 12 gradi della scala Mercalli. Il sisma ha inoltre provocato uno tsunami, ossia un gigantesco maremoto in grado di distruggere buona parte di ciò che incontrava sul proprio cammino: dal punto dell’epicentro, una grande onda concentrica ha cominciato la sua folle corsa alla velocità di circa 800 km/h abbattendosi sulle coste di Sumatra, Thailandia, Sri Lanka, India, Malesia, Maldive, provocando più di 200 mila morti.
Dopo la catastrofe, molti commentatori televisivi hanno evocato l’immagine di una Madre Natura non molto materna e hanno discusso dell’estrema fragilità dell’uomo alla mercé di forze più grandi di lui. Sulla scorta del noto aforisma del filosofo americano Will Durant (1885-1981): «Le civiltà prosperano con il consenso della geologia, che però può cambiare opinione senza alcun preavviso», è stato sollevato il tema della assoluta casualità e imprevedibilità di alcuni tipi di eventi naturali estremi. Questo concetto, che si definisce “paradigma dell’ineluttabilità”, si fonda su almeno tre idee implicite:

Due immagini satellitari poste l’una sopra all’altra di un'area costiera di Sumatra, in Indonesia. L'immagine superiore mostra la zona prima del terremoto e dello tsunami del 26 dicembre 2004: si vedono edifici colorati, strade e vegetazione ben definiti lungo la costa. L'immagine inferiore mostra la stessa area dopo il disastro: gran parte delle infrastrutture è distrutta, con macerie sparse e segni evidenti di devastazione lungo la costa e nelle aree circostanti. Le acque appaiono scure e torbide, evidenziando l'impatto della calamità naturale.
Due immagini satellitari di Sumatra, in Indonesia, prima e dopo il devastante terremoto e tsunami che ha colpito l’arcipelago il 26 dicembre 2004.