Gran parte degli adolescenti, intervistati singolarmente dai ricercatori, dice di sentirsi maggiormente felice nello svolgere attività offline piuttosto che online. Eppure lo studio ha evidenziato che i ragazzi che passano online da 1 a 5 ore a settimana sono un po’ più felici di quelli che non hanno alcun accesso a rete e social network. Risulta pertanto chiaro che l’abuso del web rende infelici, così come la completa astinenza.

GENERAZIONI DI ADOLESCENTI A CONFRONTO

Generazione Anno di nascita Caratteristiche
Baby boomers 1946-1964 Prendono il nome dal “boom” demografico del periodo del secondo dopoguerra, nel quale sono nati. Le famiglie erano numerose e i figli, rispetto a oggi, trascorrevano più tempo fuori casa senza genitori ed erano più autosufficienti. Diventavano adulti più in fretta. Era più facile raggiungere il successo economico e le ragazze si sposavano in media a 20 anni nel 1960 e a 21 nel 1975.
X Generation 1965-1979 L’appellativo X Generation sta per “generazione invisibile”, per la mancanza di un’identità sociale e culturale definita e la sensazione di essere una generazione perduta, adombrata dalla precedente, inutile per la propria società. Si caratterizza per il rifiuto dei valori della generazione precedente, per lo scetticismo, il cinismo, l’apatia, il pessimismo e il nichilismo. Crescono la parità tra i sessi e le relazioni sessuali precoci, che hanno come conseguenza il fenomeno delle ragazze madri.
Millennials 1980-1994 Gli adolescenti a cavallo tra i due millenni continuano ad avere la tendenza verso una visione del mondo orientata più al sé e meno alle norme sociali. Al contrario della generazione che li ha preceduti, sono critici ma ottimisti, sicuri, idealisti, narcisisti, pretenziosi e spavaldi. Hanno grandi aspettative e aspirazioni e desiderano coltivare i propri interessi e non dover lavorare troppo.
iGeneration 1995-2012 Gli iGen sono sempre più individualisti, ma molto più realisti e disillusi dei millennials. Sono più insicuri e meno desiderosi di crescere, più interessati agli aspetti pratici della vita che alle riflessioni intellettuali e ricercano la stabilità economica. Sposarsi ed avere figli non sono priorità per loro e cresce l’accettazione dei differenti orientamenti sessuali. La grande novità di questa generazione sono i nuovi modi di comunicare e trascorrere il tempo, dominati da Internet.

2.2 I RISCHI DEI SOCIAL MEDIA

Accanto all’incremento dell’uso dei social media, si rileva una diminuzione del tempo dedicato alla lettura, un abbassamento dei voti medi nelle prove di comprensione del testo e scrittura e una scarsa capacità di concentrazione e approfondimento.
Molti adolescenti descrivono il loro rapporto con i social media come un rapporto di amore e odio perché avvertono una certa dose di ansia che fa da sottofondo al loro uso a volte coatto. Se da un lato i social favoriscono la cura della propria immagine e lo sviluppo di strategie di autopresentazione, dall’altro spingono a mostrare agli altri solo gli aspetti positivi della propria vita o quelli che catturano il maggior numero di followers e di like. L’adolescente ha un grande bisogno di riconoscimenti e conferme provenienti dall’esterno, essendo alle prese con lo sviluppo della propria identità e autostima, perciò è in questa fase della vita che i social assumono un peso maggiore, mentre diventano meno importanti dopo l’adolescenza.