• Che ruolo ha, secondo te, il contesto di vita delle persone nell’insorgere e nello sviluppo di alcune patologie? E nella cura delle stesse?
  • Quali sono i messaggi positivi e incoraggianti che si possono trarre dal testo che hai appena letto?

Social media e Dca

Il testo qui proposto della psicologa e psicoterapeuta Daniela La Porta invita ad analizzare l’influenza dei social media sulla vita dei singoli e sullo sviluppo di determinate problematiche.

Non dobbiamo inoltre sottovalutare il ruolo dei social media nella nostra società: se è vero che ci danno ogni giorno tante nuove opportunità, è anche vero che nascondono pericoli che è necessario tenere presenti e gestire. La loro capacità di arrivare con messaggi così diretti e incisivi sui dispositivi digitali a disposizione di tutti, grandi e piccoli, va considerata in tutta la sua potenza persuasiva, soprattutto nei giovani alle prese con una crescita emotiva sempre più impegnativa proprio a causa della infinità di input che ricevono in ogni istante e della pressione costante e continua verso modelli di perfezione del corpo e di performance in ogni area della vita.
Particolarmente interessanti sono i dati della Società Italiana di Pediatria (SIP) raccolti fra il 2004 e il 2022 in 68 lavori scientifici volti a indagare il rapporto tra social media e sviluppo di problematiche alimentari: è emerso che più tempo i giovani trascorrono sui social, maggiore è il rischio di sviluppare sintomi depressivi. Alcuni parlano di “depressione da social”, per intendere il fenomeno per il quale molti bambini preferiscono il contatto a distanza a una interazione in presenza, sentendosi però più soli.
Connesse all’uso dei social media, insorgono altre difficolta, in particolare problemi psicologici, comportamentali, disordini della sfera sessuale, cyberbullismo, disturbi del sonno, dipendenza, ansia, percezione distorta del proprio corpo, minore attività fisica. Infine, i social sono portatori di un vero e proprio bombardamento in termini di input malsani o pericolosi (sfide che mettono a rischio la vita e che agiscono sulle fragilità de ragazzi); non mancano una infinità di pubblicità di cibi malsani e messaggi che invitano ad assumere comportamenti lesivi della propria o altrui incolumità fisica.

D. La Porta, Fame nervosa, Lindau, Torino 2024, pp. 146-147