Mappa concettuale. Negli Essais Montaigne affronta anche la materia educativa. Critica i metodi educativi tradizionali ed esorta a una formazione che sviluppi la capacità di riflessione e di giudizio.

per IMMAGINI – La fugacità delle cose terrene

Questo celebre dipinto raffigura Jean de Dinteville e Georges de Selve, due ambasciatori francesi della corte di Francesco I. L’opera è nota soprattutto per la figura in basso al centro, che rappresenta un teschio ma appare deformata e si può vedere correttamente solo se si è posizionati sul lato destro del dipinto. Da questa angolazione risulta visibile anche un crocifisso. I due simboli stanno a ricordare la fugacità delle cose terrene, che acquistano senso solo se si confida nella salvezza divina. Fra gli oggetti che Holbein pone sul tavolo come simboli della vanità della conoscenza umana vi sono strumenti scientifici e libri. Montaigne critica l’erudizione fine a se stessa, il sapere libresco: l’educazione deve formare uomini che siano in grado non tanto di citare a memoria ciò che pensano gli altri, ma piuttosto di riflettere autonomamente, e per far ciò devono valersi dell’esperienza diretta e del confronto con gli altri.

Hans Holbein il Giovane, Gli ambasciatori: ritratto di due uomini elegantemente vestiti. Sul pavimento, in basso, compare un teschio distorto in prospettiva. Lo sfondo è costituito da un tendaggio verde riccamente decorato. I due uomini si appoggiano a un tavolo coperto da un tappeto orientale, su cui sono disposti numerosi oggetti: strumenti scientifici, libri e un liuto, simboli delle arti e delle scienze.
Hans Holbein il Giovane, Gli ambasciatori, 1533, The National Gallery, Londra.