APPROFONDIAMO RIFORMA PROTESTANTE E RIFORMA CATTOLICA Tradizionalmente si fa iniziare la Riforma protestante con la pubblicazione a opera di Lutero delle 95 tesi contro le indulgenze presso la sede universitaria di Wittenberg (1517). L’iniziativa di Lutero non intendeva, inizialmente, dare origine alla separazione dalla Chiesa di Roma, voleva essere viceversa un atto di denuncia dei mali che affliggevano la cristianità. Presto, però, crebbero i proseliti del frate riformatore e questo provocò delle rivolte sociali, poi represse nel sangue, e una spaccatura tra i principi tedeschi. L’imperatore Carlo V, che aveva messo al bando Lutero nella Dieta di Worms del 1521, convocò tutti i principi tedeschi a Spira nel 1529, per cercare di imporre la propria autorità e l’unità religiosa, ma una minoranza di principi “protestò” contro le imposizioni imperiali (da qui il nome di “protestanti”) e si schierò dalla parte di Lutero. Nel 1530 i “principi protestanti” ribadirono la loro posizione durante la Dieta di Augusta, nel corso della quale fu presentata la confessione di fede luterana (detta ), e diedero vita alla Lega di Smalcalda. Dopo anni di lotta si arrivò a ratificare la divisione confessionale della Germania con la Pace di Augusta (1555), che sanciva il principio del (“di chi è la regione, di lui sia la religione”), per cui gli abitanti di uno Stato avrebbero dovuto conformarsi alla religione professata dal loro principe. Il movimento di protesta avviato da Lutero si propagò fuori dalla Germania, assumendo caratteristiche diverse nei vari paesi. In particolare, in Svizzera, si fecero portavoce della protesta antipapale Huldrych Zwingli e Giovanni Calvino. La dottrina di Calvino si diffuse in Francia (ugonotti), in Inghilterra (puritani), in Scozia (presbiteriani) e nei Paesi Bassi, da dove avrebbe raggiunto l’America. La Chiesa cattolica aveva iniziato a riflettere sulla necessità di una riforma interna ben prima di Lutero. Diverse voci avevano invocato una rigenerazione nelle strutture di vertice e nella base della Chiesa e avevano avanzato progetti di riforma. Ma se la tanto agognata riforma tardò ad arrivare “dall’alto”, aveva iniziato a concretizzarsi attraverso una spinta nata dal “basso”, che comprendeva: Confessione Augustana cuius regio eius religio l’azione di singoli laici ed ecclesiastici impegnati nell’apostolato sociale (come quelli raccolti nella compagnia del Divino Amore); le iniziative di comunità religiose (come il movimento dell’Osservanza del XIV secolo); la nascita di nuovi ordini religiosi (teatini, barnabiti, somaschi, gesuiti, angeliche, orsoline); la riforma di vecchi ordini (in ambito francescano nacquero gli ordini dei minimi e dei cappuccini); l’attività pastorale di vescovi illuminati (come Gian Matteo Giberti, vescovo di Verona). Il processo di riforma cattolico raggiunse il suo momento culminante con la celebrazione del Concilio di Trento (1545-63), che consentì non solo di ribadire le verità dogmatiche della dottrina cattolica e di condannare come eretiche tutte le tesi contrapposte, ma pose anche un punto fermo su spinose questioni disciplinari, creando le basi per l’avvio di un profondo processo di moralizzazione e di disciplinamento della comunità ecclesiastica e dei fedeli. , xilografia tratta dalla , di Ludwig Rabus, pubblicata a Strasburgo nel 1556. La “dieta” (termine derivato dal latino , “giorno”) nell’ambito del Sacro Romano Impero germanico era l’assemblea presieduta dall’imperatore cui prendevano parte i più importanti principi dell’Impero. Martin Lutero alla Dieta di Worms Storia dei santi testimoni di Dio scelti dies