ORIENTARSI – VERSO LA PROFESSIONE – Il pedagogista Il pedagogista, come stabilito dalla legge Iori (legge 205/2017, art. 1, commi 594-601, e legge 145/2018, art. 1 comma 517), è lo specialista dei processi educativi e formativi, in possesso di specifico titolo di laurea in pedagogia, in scienze dell’educazione o di laurea specialistica o magistrale in una delle classi delle scienze dell’educazione. La professione di pedagogista comprende l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, la valutazione e la progettazione di attività in ambito educativo e formativo rivolte alla persona, alla coppia, alla famiglia, al gruppo, agli organismi sociali e alla comunità in generale. Può operare in vari settori: servizi sociali, sanitari (solo per le prestazioni sociali), alla famiglia; servizi giuridico-penitenziari; scuola; servizi per l’infanzia, per l’adolescenza, per gli anziani; comunità sociali, case-famiglia, centri di riabilitazione, agenzie formative, centri culturali, centri sportivi, agenzie per il lavoro e per la selezione delle risorse umane, centri per l’orientamento, centri per l’adozione-affido, studi professionali, enti locali e così via. Può esercitare la sua professione come dipendente o come libero professionista e può anche svolgere attività di ricerca e di sperimentazione didattica. Dal 15 aprile 2024, approvata la legge 55/2024, si impone per l’esercizio della professione di pedagogista l’iscrizione all’albo dei pedagogisti dell’Ordine delle professioni pedagogiche ed educative. Elabora in classe un questionario con domande da sottoporre al pedagogista che opera nella tua scuola oppure individua un pedagogista da intervistare prendendo contatti con la sede regionale a te più vicina di una delle principali associazioni di categoria (Anpe e Pedias). Intervista a un pedagogista 4.3 IL PROGRAMMA EDUCATIVO Nelle Fondazioni di Francke, come nelle Piccole scuole di Port-Royal, vige una e la . Sono le lodi, i premi e degli alunni. Sono messe al bando anche tutte le forme di divertimento, dal gioco al teatro. L’ambiente educativo è pensato per frenare le “tendenze egoistiche” tipiche dei bambini e dei ragazzi e per favorire la formazione del cuore, affinché in esso si radichino le , considerate fondamentali per permettere al giovane di inserirsi spontaneamente nell’ordine stabilito per lui da Dio. Al centro del progetto educativo delle Fondazioni c’è certamente l’ (spiegazione della Bibbia, catechismo, preghiera libera e partecipazione ai servizi religiosi), ma nel programma di studio è anche evidente una netta “impronta realistica”, per cui viene dato ampio spazio alle conoscenze che preparano i giovani ai . Così nelle scuole elementari, oltre alla lettura, alla scrittura e al calcolo, si insegnano occasionalmente – durante le passeggiate – la geografia, la storia, la biologia naturale e anche aspetti dell’organizzazione politica del paese. Nelle scuole di livello secondario, accanto alle lingue classiche, alla storia e alla geografia, si insegnano le lingue moderne (in particolare tedesco e francese) e si riserva grande attenzione alle materie scientifiche (matematica, astronomia, botanica, anatomia e così via). Addirittura, il è perfino dotato di un gabinetto scientifico (per le lezioni di storia naturale, fisica e anatomia) e di un orto botanico. ferrea disciplina vigilanza dei maestri sugli alunni è continua vietate tutte le azioni che possono incentivare l’amor proprio virtù dell’obbedienza e dell’umiltà insegnamento religioso bisogni reali della vita Paedagogium