Sul piano del curriculum i maestri potevano essere chiamati a insegnare il programma latino oppure il programma volgare e comunque era richiesto loro di occuparsi anche della formazione morale degli alunni, che dovevano essere forgiati a una corretta condotta di vita cristiana soprattutto per tramite del loro esempio.
In Italia il fenomeno delle scuole comunali inizia nel Duecento, ma si sviluppa soprattutto nel Trecento, permettendo la creazione di un’ampia rete scolastica nel Centro-Nord della penisola. Sono soprattutto i centri minori a sovvenzionare le scuole comunali, in quanto i maggiorenti del luogo dispongono di finanze meno cospicue rispetto alle classi abbienti dei centri maggiori e non hanno le risorse necessarie per assumere precettori privati.

Mappa concettuale sull’istruzione id base. Nel tardo Medioevo l’istruzione di base è impartita nelle scuole private, che sono a carico delle famiglie (con tipologie diverse) e che istruiscono la maggior parte degli studenti; oppure nelle scuole comunali, che sono espressione dell’autonomia cittadina, prevedono maestri assunti come pubblici funzionari e offrono un programma latino o volgare.

2.2 APPRENDERE UN MESTIERE

Nell’alto Medioevo l’apprendimento di un mestiere era affidato essenzialmente alla famiglia, per cui i fanciulli seguivano generalmente le orme del padre. Dopo l’anno Mille si afferma un ceto artigiano e mercantile sempre più dinamico, che avanza nuove esigenze educative.