Nel periodo pre-unitario i principali esperimenti nel campo delle istituzioni educative sono portati avanti nell’Italia settentrionale, da due esponenti della Chiesa: Ferrante Aporti, che si dedica all’educazione infantile, e Giovanni Bosco, che opera nel campo della formazione professionale. Aporti, che ricoprì anche incarichi in ambito scolastico, morì pochi anni prima della proclamazione del Regno d’Italia, mentre l’azione di don Bosco si protrasse nei primi decenni di vita del nuovo Stato: ben più duratura fu però l’influenza di entrambi nel mondo della scuola.