L’iniziativa si colloca all’interno di un momento storico che vede il fiorire dell’interesse per l’educazione dei più piccoli in tutta Europa, come mostrano le inglesi e le francesi | vedi , p. 349 |. Aporti vuole proporre una scuola che educhi e che non si limiti alla semplice assistenza e all’accudimento materiale dei fanciulli. Egli, infatti, punta il dito e ne evidenzia tutti i difetti in un passo della lettera scritta nel 1830 all’amico viennese Joseph Wertheimer, mostrando una sottile ironia: infant schools salles d’asile APPROFONDIAMO contro il vecchio modello delle “sale di custodia” Fra noi esistono già da tempo immemorabile le scuole de’ piccoli fanciulli, ma governate e dirette da donnicciuole ignoranti che limitano le cure alla semplice custodia loro, reputando buona educazione fisica il tenerli in tutte le ore di scuola seduti sopra seggiole perforate, utile erudizione intellettuale apprender loro le più sciocche cantilene delle quali non poche sono laide, ed apice di educazione morale l’insegnar loro le preci solite a recitarsi nelle pubbliche liturgie in uno storpiato latino. Ora perché tutto ciò che ha l’aria di novità incontra maggiori ostacoli nella pubblica opinione, si propone l’erezione di una scuola sui metodi di Wilderspin da lei sì bene illustrati, siccome un miglioramento delle antiche istituzioni. F. Aporti, , intr. di A. Gambaro, a cura di M. Sancipriano e S.S. Macchietti, La Scuola, Brescia 1976, p. 324. Scritti pedagogici e lettere L’AUTORE – FERRANTE APORTI Ferrante Aporti nasce a San Martino dell’Argine (Mantova) nel 1791. Si forma presso il seminario di Cremona. Ricevuta l’ordinazione sacerdotale nel 1815, approfondisce la sua formazione a Vienna. Rientrato in Italia, inizia a insegnare presso il seminario di Cremona. Nel 1821 diviene direttore delle scuole elementari maschili della città, mentre nel 1826 tiene l’insegnamento di metodica per gli aspiranti maestri elementari. Nel 1828 organizza a Cremona la prima scuola infantile per bambini provenienti da famiglie benestanti. Nel 1831 apre, sempre a Cremona, la prima scuola infantile di carità gratuita maschile e l’anno seguente fonda una scuola infantile gratuita femminile, mentre nel 1833 istituisce nel suo paese d’origine una scuola per i bambini di campagna. Da questo momento il destino di Aporti si lega indissolubilmente all’impegno educativo nel campo dell’educazione infantile. Nel 1844 è chiamato a tenere un corso di pedagogia presso la neonata Scuola superiore di metodo normale di Torino, istituita per la formazione dei futuri professori di metodica e per l’aggiornamento dei maestri. Nel frattempo, si occupa anche di altre iniziative educative (scuole festive, educazione dei ciechi). Compromesso con le autorità austriache per il sostegno dato alla guerra di liberazione, trova a Torino la sua patria di adozione. Nel 1848 è nominato senatore del Regno di Sardegna e successivamente ricopre diversi incarichi in ambito scolastico fino al 1858, anno della sua morte. Nasce a San Martino dell’Argine È ordinato sacerdote È direttore delle scuole elementari maschili Organizza a Cremona la sua prima scuola infantile Apre la prima scuola infantile di carità gratuita maschile Tiene un corso alla scuola superiore per futuri maestri È nominato senatore Muore a Torino 1791 1815 1821 1828 1831 1844 1848 1858 Un disegno ottocentesco che ritrae l’educatore, teologo e politico Ferrante Aporti.